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Luigi Cinque Hypertext O'rchestra: Luna Reverse

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Luigi Cinque Hypertext O'rchestra: Luna Reverse
Il siciliano (ma romano d'adozione) Luigi Cinque è personaggio quanto mai composito: nel 1973 entra ventenne nel Canzoniere del Lazio, con cui incide il suo primo album (dal '78 ne seguiranno altri nove a suo nome), e intanto studia composizione (ed) elettronica (con Franco Evangelisti e Luciano Berio, fra gli altri), si diploma in clarinetto e si laurea in filosofia e storia del teatro, si appassiona a cinema, pittura e letteratura, così come al jazz e al raga, inanella un'infinità di collaborazioni, si dedica all'insegnamento... Insomma: un artista veramente a tutto tondo.

Questo suo ultimo lavoro, realizzato fra Italia, Inghilterra, Brasile e Argentina (elemento già di per sé emblematico), non fa che raccogliere, in maniera più o meno massiccia e avvertibile, gli echi di tutto questo vasto crogiuolo di input. Cinque fa in qualche modo parte di quella schiera di sassofonisti/multistrumentisti - dai campani Sepe, Zurzolo e Avitabile, ai sardi Murgia e Favata, tanto per fare qualche nome - che stanno in bilico fra jazz, canto popolare e più ataviche radici etniche (non solo quello, ma soprattutto), partorendo una musica ricca e colorata, ora docile e ora sensuale (ammesso che le due cose non possano stare insieme), ora più aerea e ora scopertamente danzante, grassa, solare; una musica che genera in chi ascolta sentimenti ancestrali e profondi (anche se talora l'impressione può essere opposta, e cioè che ci si muova un po' a pelo d'acqua, senza entrare troppo negli interstizi, nei meandri dell'essere, in senso lato).

Luna Reverse consta di otto brani ripartibili, per organico, in quattro coppie, dal quartetto di "Improversus" e "African Time" al settetto di "Phrygian Train Berlin" e "Im Bizet," dall'ottetto dei consecutivi "Sicilian Blue" e "Luna Reverse Reprise" al nonetto di "Masaba/Bahia" e "Luna Reverse" (formazioni tutte peraltro divergenti per musicisti coinvolti: nel conclusivo "African Time," Cinque non compare nemmeno, trattandosi di un puro quartetto d'archi).

A segnalarsi sono in particolare "Improversus," di taglio fortemente lirico-descrittivo, "Im Bizet," di tono analogo, però con oud, mandola e bandoneon a farne ulteriormente lievitare i profumi, e il citato "African Time," di umore (prevedibilmente) molto "contemporaneo," gemma luminosissima (e in qualche misura eterogenea rispetto al resto) che chiude in gloria un album di indubbio impatto.

Track Listing

01. Masaba/Bahia; 02. Phrygian Train Berlin; 03. Luna Reverse; 04. Improversus; 05. Im Bizet; 06. Sicilian Blue; 07. Luna Reverse Reprise; 08. African Time.

Personnel

Luigi Cinque (sax soprano, clarinetto contralto, pianoforte, tastiere, elettronica, voce); Alex Balanescu (violino); Orlando Costa, Luizinho Do Gêge (pandero, quica, ganz, paneira, tambor dagua, caxixao); Efren Lopez (oud, rabab); Mauro Palmas (mandola, mandoloncello); Salvatore Bonafede, Laia Genc (pianoforte); Gabriele Lazzarotti (contrabbasso); Andrea Biondi (batteria, vibrafono, percussioni); Fabiana Aleluia (voce), Armandinho (cavaquinho) e Baba Sissoko (tama, talking drums) in 01; Walter Rios (bandoneon) in 01 e 05; Eugenio Vatta (rhythmic samples) in 02 e 03; Mauro Di Domenico (chitarra) e Gianluca Ruggeri (marimba) in 05; Daniel Berardi (charango) e Paolo Damiani (violoncello) in 07; James Shenton (violino), Katie Wilkinson (viola) e Nick Holland (violoncello) in 08.

Album information

Title: Luna Reverse | Year Released: 2010

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