Sheila Jordan: Live at Mezzrow
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Inossidabile, leggendaria Sheila. Un anno fa usciva lo splendido inedito del 1960 con la Jordan agli inizi di carriera www.allaboutjazz.com/comes-love-lost-session-1960-sheila-jordan-capri-records e 6 decenni dopo la cantante è ancora on stage, in bella forma all'età di 93 anni.
Com'è noto Sheila Jordan iniziò a cantare tardivamentepoco dopo i 30e per motivi famigliari sviluppò la sua carriera artistica dalla seconda metà dei settanta, quando aveva superato i quarantacinque. Nella maturità ci ha regalato le sue cose migliori, in un personale e palpitante ventaglio espressivo che oggi è ovviamente mutato ma sa donare ancora emozioni. Se intonazione e pronuncia mostrano i segni del tempo, l'eleganza dell'interprete è intatta, come i guizzi della fantasia e l'arguzia.
Quest'incisione dal vivo al Mezzrow Jazz Club di New York segue di qualche anno quella italiana del novembre 2016 incisa con Cipelli, Zanchi e Bradascio (Lucky to Be Me, Abeat) e inaugura la serie dei "Live Living Masters" della Fondazione SmallsLIVE che si pone come tributo a veterani del jazz (altri sono Dave Liebman, Kirk Lightsey e George Cole).
Nell'intima atmosfera del locale, accompagnata dagli amici Alan Broadbent e Harvie S al contrabbasso, la Jordan è pienamente a suo agio e sfoglia l'album dei ricordi musicali a partire da "The Touch of Your Lips" e "Baltimore Oriole" già nel debutto Blue Note del 1963 e da qualche onnipresente tema parkeriano. Ma il repertorio di standard non diventa mai un nostalgico tentativo di rincorrere il passato ma un'onesta relazione a partire dalle ciò che è oggi sua voce. L'età ha necessariamente mutato il timbro, la pronuncia s'è irrigidita, l'intonazione è imperfetta ma Sheila continua a catturare il pubblico con intelligenza, dosando l'appeal colloquiale con vivaci parentesi in vocalese.
La relazione coi due partner è intensa. Il luminoso pianoforte di Broadbent offre un bel contrasto e Harvie S non è solo un puntuale sostegno ritmico ma con l'archetto crea piccole meraviglie (si ascolti l'introduzione di "Autumn in New York"). Il testo improvvisato da Sheila in chiusura è un arguto riconoscimento al loro valore.
Com'è noto Sheila Jordan iniziò a cantare tardivamentepoco dopo i 30e per motivi famigliari sviluppò la sua carriera artistica dalla seconda metà dei settanta, quando aveva superato i quarantacinque. Nella maturità ci ha regalato le sue cose migliori, in un personale e palpitante ventaglio espressivo che oggi è ovviamente mutato ma sa donare ancora emozioni. Se intonazione e pronuncia mostrano i segni del tempo, l'eleganza dell'interprete è intatta, come i guizzi della fantasia e l'arguzia.
Quest'incisione dal vivo al Mezzrow Jazz Club di New York segue di qualche anno quella italiana del novembre 2016 incisa con Cipelli, Zanchi e Bradascio (Lucky to Be Me, Abeat) e inaugura la serie dei "Live Living Masters" della Fondazione SmallsLIVE che si pone come tributo a veterani del jazz (altri sono Dave Liebman, Kirk Lightsey e George Cole).
Nell'intima atmosfera del locale, accompagnata dagli amici Alan Broadbent e Harvie S al contrabbasso, la Jordan è pienamente a suo agio e sfoglia l'album dei ricordi musicali a partire da "The Touch of Your Lips" e "Baltimore Oriole" già nel debutto Blue Note del 1963 e da qualche onnipresente tema parkeriano. Ma il repertorio di standard non diventa mai un nostalgico tentativo di rincorrere il passato ma un'onesta relazione a partire dalle ciò che è oggi sua voce. L'età ha necessariamente mutato il timbro, la pronuncia s'è irrigidita, l'intonazione è imperfetta ma Sheila continua a catturare il pubblico con intelligenza, dosando l'appeal colloquiale con vivaci parentesi in vocalese.
La relazione coi due partner è intensa. Il luminoso pianoforte di Broadbent offre un bel contrasto e Harvie S non è solo un puntuale sostegno ritmico ma con l'archetto crea piccole meraviglie (si ascolti l'introduzione di "Autumn in New York"). Il testo improvvisato da Sheila in chiusura è un arguto riconoscimento al loro valore.
Track Listing
Bird Alone; The Touch of Your Lips; What Is This Thing Called Love; The Bird & Confirmation; Look for the Silver Lining; Falling in Love with Love; Baltimore Oriole; Blue in Green; Autumn in New York; Lucky to Be Me.
Personnel
Sheila Jordan: voice / vocals; Alan Broadbent: piano; Harvie S: bass, acoustic.
Album information
Title: Live at Mezzrow | Year Released: 2022 | Record Label: Cellar Records
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Instrument: Voice / vocals
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