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Mike Westbrook: Live 1972
ByAppena un anno prima era stato pubblicato l'ottimo album Metropolis e tutto sommato questo Live 1972 è figlio diretto proprio di quell'esperienza. All'epoca, Westbrook aveva messo assieme un quintetto molto compatto in una formazione che era durata poche settimane e il gruppo era stato registrato dal vivo, il 21 gennaio del 1972, sul palco del poco noto Tavistock Times di East Ripley, poco fuori Londra. Queste registrazioni erano state proposte per la pubblicazione alla casa discografica RCA (la stessa che aveva pubblicato Metropolis) ma non avevano trovato interesse. A quel punto Mike Westbrook aveva deciso di fondare, assieme all'amico John Jack, una sua etichetta, denominata Cadillac. E proprio la Cadillac aveva pubblicato parte del concerto del quintetto nell'album intitolato semplicemente Mike Westbrook Live, avendo però poca distribuzione e poca diffusione.
Adesso la riedizione su CD è stata supervisionata proprio da Westbrook e dagli archivi sono saltati fuori due inediti che aggiungono venti minuti di musica e rendono la pubblicazione ancora più interessante. In particolare in questi due brani, che sono posizionati al centro del concerto, emerge la vena solistica del chitarrista Gary Boyle, un epigono del John McLaughlin dell'epoca, che se la cava piuttosto bene nel territorio allargato del jazz che si sfrangia nel rock. Boyle, di origine indiana, era stato protagonista, alla fine degli anni sessanta, nel quartetto di Brian Auger e poi aveva dato vita ad una delle formazioni più note del jazz-rock inglese, gli Isotope che avevano visto alternarsi al basso i ben noti Hugh Hopper e Jeff Clyne.
La ripresa sonora di questo Live 1972 è piuttosto ruvida e cruda, ma la cosa non infastidisce più di tanto perché rende molto bene l'impatto che questa musica aveva all'epoca della registrazione. Un impatto che ancora oggi conserva una sua ben precisa ragione di essere, derivata da una precisa scelta di campo di musicisti che scelgono di rompere lo steccato dei generi per irrompere in nuovi territori. In particolare è giusto segnalare l'aggressività del saxofonista George Khan che qui utilizza al meglio anche una versione elettrificata dello strumento.
I titoli dei brani erano stati decisi all'epoca della pubblicazione su vinile, ma in realtà nascondevano, in alcuni casi, segmenti di "Metropolis," la lunga suite in nove parti che era stata registrata nell'album omonimo di cui si parlava sopra. Va anche segnalato che l'iniziale "Travellin'" è la variante del tema "Home" apparso nell'album del 1968 Marching Song.
La chiusura è invece per l'ipnotica "Metropolis IX" che nella edizione originaria era stata intitolata "Hyde Park Song." Una sorta di canto del cigno per una formazione che avrebbe dato spazio alle successive reincarnazioni di Mike Westbrook, segnate da una nuova verve spiccatamente teatrale che si imperniava sulle voci di Phil Minton e di Kate Westbrook e sulla chitarra di Brian Godding. Ma questa è decisamente un'altra storia.
Track Listing
Travellin’; Compassion; Marching Song; Spaces; Down on the Farm; Pleasure City; Metropolis IX.
Personnel
Mike Westbrook
composer / conductorMike Westbrook: electric piano; George Khan: saxophone, flute; Gary Boyle: guitar; Roger ‘Butch’ Potter: bass, flute; Alan Jackson: drums, alto saxophone.
Album information
Title: Live 1972 | Year Released: 2017 | Record Label: Hux Records
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