Home » Articoli » Album Review » Dave Douglas with the Westerlies and Anwar Marshall: Lit...
Dave Douglas with the Westerlies and Anwar Marshall: Little Giant Still Life
ByL'incontro del trombettista con il quartetto di Seattle è avvenuto nell'ambito del festival Chamber Music America ed è stato amore a prima vista: Douglas, ha iniziato a scrivere brani in abbondanza per questo stimolante connubio e la cosa si è sviluppata con forza spontanea.
Arriva immediato il confronto con le realizzazioni precedenti di Westerlies, ma anche con quella dello stesso Douglas, quando nel 2008 riunì l'ensemble di ottoni Spirit Moves. Quest'ultimo, che comprendeva musicisti eccezionali come Vincent Chancey e Marcus Rojas, si presentava con un approccio più ruvido e diretto, immerso nelle atmosfere blues e nelle armonizzazioni vivaci legate all'esperienza di Lester Bowie con la sua Brass Fantasy. L'operazione di Westerlies allarga invece le proprie attenzioni sugli arrangiamenti dettagliati ed eleganti, sui contrasti dinamici, su connotazioni ad ampio raggio tra la musica da camera e la contemporanea, la Third Stream e il folklore.
Il presente lavoro si colloca in un'area di mezzo, ma più prossima a un approccio molteplice e differenziato, optando per un taglio ricercato, ricco di preziosi dettagli, all'interno del quale le incursioni generosamente impetuose risaltano con particolare evidenza. Ne è un esempio il brano d'esordio, "Champion," il cui titolo rimanda nuovamente, come fa il titolo del CD, all'opera dell'artista Stuart Davis cui si ispira la musica: quanta attenzione, e quale interesse dedica Douglas ai movimenti artistici della contemporaneità! In "Champion," l'acceso aspetto ritmico e quello cromatico si impongono fin dalle prime battute, mettendo in rilievo il gioco di rimpallo e di sprone reciproco tra fiati e batteria; dando subito un saggio significativo di quanto Marshall sia ben connesso al progetto e di quanto l'incontro di Douglas con Westerlies sia prolifico.
L'osmosi mirabile risalta anche tra la tromba di Douglas e gli altri ottoni in campo, che nella parte centrale del brano si dilettano a un incastro, prima che la batteria venga lanciata in un gioco tumultuoso quanto duttile ed elastico, molto ricco anche sotto l'aspetto timbrico. La densità pastosa e la perfetta coesione dell'insieme di tre trombe, trombone e trombone basso sono focalizzate nel secondo brano, "Arcade," che però nel suo svolgersi mette ancora in luce la capacità di scomporre le singole voci (di cui sempre la batteria condivide la mobilità e plasticità) in un mosaico cubistico di rifrazioni timbriche.
"Men and Machine" potrebbe essere definita una ballad, specialmente nella parte centrale con la tromba di Douglas in evidenza. Ma i raffinati giochi compositivi, timbrici e armonici, la collocano tra la più suggestiva musica da camera contemporanea. Il viaggio prosegue con sontuosa ricchezza di contenuti e decori, mettendo in luce lo stato di grazia di Douglas, ma anche la perizia solistica, seppure molto contenuta nei tempi, dei componenti di Westerlies.
Tutta la registrazione è costellata di piccole gemme scaturite dalla penna prolifica di Douglas: tra le cose degne di nota per lo sviluppo geniale del gioco di rifrazioni e scomposizioni di una piccola idea melodica e per la densa compenetrazione tra parti composte e interventi solistici (un duetto di trombe memorabile) c'è "Percolator." "Your Special Day" si sviluppa su un tappeto minimalista che sfocia nell'ironia irresistibile di "Happy Birthday." I glissando di "Bunting" si inseriscono nel caos controllato e nella ironica declamazione melodica. Delizioso è pure l'unisono di due trombe nel tema di "Colonial Cubism," che ancora una volta esalta la vena solistica di Douglas, stimolato evidentemente da questo connubio squisito. E che dire della conclusiva "Worlds Beyond the Sky," dove ancora le stratificazioni sonore creano un tappeto di riflessione enigmatica che sembra scaturire da Ives... Un lavoro i cui stimoli sono ricchi, densi, ma perfettamente focalizzati ed equilibrati.
Sotto la vita tranquilla del piccolo gigante si muovono le idee possenti e i colori esplosivi ispirati da Stuart Davis.
Track Listing
Champion; Arcade; Men and Machine; Little Giant Still Life; Percolator; Your Spacial Day; Bunting; Swing Landscape; The Front Page; Colonial Cubism; Codetta; Worlds Beyond the Sky.
Personnel
Dave Douglas
trumpetDave Douglas: trumpet; Riley Mulherkar: trumpet; Zubin Hensler: trumpet; Andy Clausen: trombone; Willem de Koch: trombone; Anwar Marshall: drums.
Album information
Title: Little Giant Still Life | Year Released: 2017 | Record Label: Greenleaf Music
< Previous
Sing House
Next >
Hyde Park Jazz Festival 2017