La Brigitte del titolo è Brigitte Fontaine, artista "totale" (cantante, poetessa e altro ancora) francese, oggi settantaseienne, che fra le tante esternazioni del suo talento nel 1970 registrò un album, Comme à la radio, con l'Art Ensemble Of Chicago. A lei il trentasettenne altoista Darius Jones, nativo della Virginia, dedica questo suo nuovo lavoro, per il quale, non a caso, convoca un'altra cantattrice francese, Emilie Lesbros, e con lei (fra l'altro coautrice, testiquasi ovunque in francesee musiche, di tutto il materiale dell'opera) e il suo quartetto (per metà identico a Snakeoil di Tim Berne) confeziona un album senz'altro degno di nota.
A Berne, se vogliamo, Jones si ricollega per la densità, la tensione della musica e del suo stesso fraseggio strumentale, per certe improvvise lacerazioni (tipo in "I Can't Keep From Weeping"), anche se indiscutibilmente (e del resto forse fisiologicamente) senza la stessa carica identitaria. La voce di Emilie Lesbros vi gioca nello specifico un ruolo decisivo, districandosi fra cantato e parlato (o recitativo) con identica destrezza.
Un lavoro a cui dedicare la giusta attenzione.
Track Listing
Two Worlds, One Soul; Chanteuse in Blue; Universal Translator; Beneath the Skin (we are already one); I Can't Keep From Weeping; Quand vient la nuit.
Darius Jones: sax alto; Matt Mitchell: pianoforte, piano elettrico; Sean Conly: contrabbasso; Ches Smith: batteria, percussioni; Emilie Lesbros: voce; in “Quand vient la nuit” Lebros anche pianoforte e Pascal Niggenkemper: contrabbasso.
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Ecumenico ma (abbastanza) esclusivo, non sopporta la musica – e l’arte in generale – di routine, rassicurante e dozzinale, preferendo, se proprio deve, il brutto all’inutile. Un ideale spaccato dei suoi amori musicali (che non si limitano al jazz; e più o