Andy Cotton: Last Stand at the Havemeyer Ranch

Questi nastri registrati nel loft di Cotton in Havemeyer Street, a Williamsburg (Brooklyn), sono una sorta di testamento di qualcosa che sta avvenendo in tempo reale e che probabilmente muterà di nuovo in tempi brevi, sotto i colpi di maglio della realtà. Una testimonianza importante di come la musica possa essere ancora vitale e rigogliosa. Serve solo il coraggio di andarla a cercare nei posti giusti. Ovviamente serve anche un fiuto particolare e la capacità di non farsi indicare la strada dal Gatto e dalla Volpe. Non crediamo servano indicazioni supplementari per svelare la loro identità.

La musica di questo album è abbastanza semplice e suggestiva, venata di blues-rock, con belle voci, assoli sempre ispirati, un mood rilassato che coinvolge e rende partecipi i musicisti e gli ascoltatori. La tromba di Avishai Cohen è un ingrediente di pregio assoluto ma il lavoro di tutti i musicisti coinvolti è sempre all'altezza delle aspettative. Alla base del tutto stanno le tastiere di Matt Ray, la batteria di Yuval Lion e ovviamente il basso di Andy Cotton, originario di Boston ma ormai trapiantato a Brooklyn. Sopra al loro lavoro di base si stendono racconti che profumano di sole caraibico e di dolci brezze salmastre. Gumbo piccante per tutti.

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