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Last of the Mississippi Jukes

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Robert Mugge
Last of the Mississippi Jukes [DVD/Blu Ray]
Valutazione: * * * *
MVDvisual
2016

Se non si è dei veri "blues lovers" non è possibile solo intuire la bellezza di questo splendido video-documentario che Robert Mugge, con la consulenza musicale di David Hughes, ha messo in opera per la produzione di una celebre Cable Tv della zona del Mississippi.

Last of the Mississippi Jukes racconta gli ultimi giorni di un locale davvero storico di Jackson (Mississippi) quale fu il leggendario Subway Lounge fondato da Jimmy King (che ne parla a lungo in vari momenti del film) ma anche quelli dei primi passi del Ground Zero Blues Club di Clarksdale, recentemente aperto dall'attore Morgan Freeman e Bill Luckett sulle ceneri di quello che fu anche un blues bar in passato di proprietà del padre di Freeman. Il racconto incrociato permette nell'ora abbondante del lavoro di scavare nei ricordi del blues del Delta in un buon numero di intensi capitoli capaci di dare uno sguardo intelligente su racconti di quarant'anni di storia musicale americana e il sentimento della "black community" in un territorio dove si può realmente affermare che il blues sia la seconda casa di ognuno. Tutte le leggende del blues sono passate da queste parti e nomi come quelli di B.B. King, Albert King, John Lee Hooker, Skip James, Jimmy Reed e tanti tanti altri hanno nobilitato e costruito la storia di questi luoghi dai primi anni Trenta sino ai giorni nostri.

Un documentario che è ovviamente un reale atto d'amore per la "musica del diavolo" e—specialmente—per le radici di un qualcosa di sostanzialmente epico del mondo moderno. Si potrebbe tranquillamente affermare come la musica blues stia all'America moderna come la cultura greca classica sta all'Europa.

Alla Subway Lounge, che trovava spazio nelle cantine del Summers Hotel di Jackson ci è veramente passata tutta la storia di questa musica ma anche di quella jazzistica di chiara matrice "sudista" e gli "attori" intervistati raccontano storie piene di ricordi e di malinconia poiché si rendono conto di parlare di un'epopea ora praticamente in cenere. L'incredibile e magica alchimia propria di quel blues, fatta di racconti quotidiani di voci rabbiose e di carta vetrata incrociate con lancinanti riff chitarristici, non può lasciare inerte non solo un "normale" appassionato musicale ma un qualsiasi essere minimamente curioso di questo pianeta. Questa è musica seminale, immensamente affascinante. E la frustrazione è oggi forte, poiché ci si sente da una parte fortunatissimi per avere potuto vivere gli anni di questo immortale suono e dall'altra tristi e impoveriti per la sua sostanziale scomparsa dei nostri giorni. Impossibile recensire nel vero senso del termine un lavoro così denso di significati e d'amore. Impossibile restare insensibili davanti a tanta dignità sonora.

Da questa parte dell'oceano sono ormai molti anni che quel significato non dice più di tanto e i nomi dei primattori di questa testimonianza (emuli moderni di quei Duke Ellington, Cab Calloway, Lionel Hampton, James Brown oppure Aretha Franklin che calcarono il palcoscenico di questi locali) non sono minimamente nella nostra memoria del quotidiano.

Last of the Mississippi Jukes è un viaggio affascinante nella zona dove il blues rurale ha cambiato faccia diventando credibile anche a livello commerciale anche se del "commercio" non se ne è ovviamente mai interessato direttamente. Un grande segno di cultura. Un grande segno d'amore. Nei classici bonus del DVD, interviste addizionali a Morgan Freeman, Jimmy King a Dick Waterman, fotografo ufficiale del tempo con allegata galleria di scatti storici e a splendide dimostrazioni all'armonica curate dal fenomenale Bobby Rush.

Elenco dei brani:

"Joe Friday," Alvin Youngblood Hart con Sam Carr e Anthony Sherrod; "Every Goodbye Don't Mean I'm Gone," the Deep Cuts; "Garbage Man," Bobby Rush "Subway Swing," "Fingers" Taylor with Casey Phillips and the Hounds; "Stormy Monday," Patrice Moncell with the House Rockers; "You Know I've Tried," Levon Lindsey and J.T. Watkins with the King Edward Blues Band; "Casino in the Cottonfield," Vasti Jackson with the King Edward Blues Band; "John Law Burned Down the Liquor Sto,'" Chris Thomas King; "The Blues Is Alright," Dennis Fountain and Pat Brown with Jesse Robinson; "What Goes Around, Comes Around," Lucille with Greg "Fingers" Taylor; "Hole in the Wall," King Edward Blues Band; "Strokin,'" Patrice Moncell and Vasti Jackson with the House Rockers; "Members Only," Abdul Rasheed with the House Rockers; "Juke Joint Jam" (featuring "Last of the Mississippi Jukes" and "Next Time You See Me"), David Hughes and Jimmy King with Virgil Brawley.

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