Home » Articoli » Album Review » Ibrahim Maalouf: Kalthoum
Ibrahim Maalouf: Kalthoum
By
Furono oltre tre milioni le persone provenienti da tutto il mondo e radunatesi nella capitale egiziana nel febbraio del 1975 per formare un corteo di oltre dieci chilometri al funerale di Oum Kalthoum, "la stella d'oriente," straordinaria cantante, idolo musicale di tutto il mondo arabo. A questa leggendaria figura è ispirato l'album Kalthoum registrato dal trombettista Ibrahim Maalouf, origini libanesi, residenza a Parigi.
Tributo che presenta uno dei più grandi successi della diva, ossia "Le mille e una notte," suite di circa un'ora costruita in origine su ritornelli della durata di tre minuti intervallati da periodi musicali tra i cinque e i venticinque minuti. E tributo che si presenta con tre grandi assenti: voce e testi -così importanti per la cantante, spesso scritti appositamente per lei da grandi poeti -e gli strumenti musicali della tradizione araba -coloriture dominanti e imprescindibili nelle performance sia in studio che dal vivo dell'artista.
Scelta che si rivela quanto mai appropriata perché allontana il rischio di improbabili confronti esaltando, di contro, la creatività dei musicisti e la loro capacità di far rivivere lo spirito di quella musica particolare, così legata alla personalità della sua interprete. Benché quello allestito da Maalouf sia un un quintetto jazz in piena regola -in particolare evidenza il sax di Mark Turner e la tromba del leader -, Kalthoum non è un album jazz con derive etniche o world, né un album di musica popolare in versione jazz.
È semplicemente un lavoro che esalta la bellezza e il messaggio universale della musica attraverso una interpretazione certamente rispettosa dei canoni originali ma espansa con sensibilità verso territori condivisi e condivisibili da più culture e da più mondi musicali. Mai come oggi il mondo ha bisogno di trovare ponti tra culture diverse e di superare sospetti reciproci, problema che Maalouf ha vissuto in prima persona in più occasioni e di recente quando pochi giorni dopo gli attacchi di Parigi ha avuto difficoltà a recarsi a Londra per un concerto a causa di una segnalazione dell'Interpol probabilmente dovuta alle sue origini o ad un caso di omonimia.
Tributo che presenta uno dei più grandi successi della diva, ossia "Le mille e una notte," suite di circa un'ora costruita in origine su ritornelli della durata di tre minuti intervallati da periodi musicali tra i cinque e i venticinque minuti. E tributo che si presenta con tre grandi assenti: voce e testi -così importanti per la cantante, spesso scritti appositamente per lei da grandi poeti -e gli strumenti musicali della tradizione araba -coloriture dominanti e imprescindibili nelle performance sia in studio che dal vivo dell'artista.
Scelta che si rivela quanto mai appropriata perché allontana il rischio di improbabili confronti esaltando, di contro, la creatività dei musicisti e la loro capacità di far rivivere lo spirito di quella musica particolare, così legata alla personalità della sua interprete. Benché quello allestito da Maalouf sia un un quintetto jazz in piena regola -in particolare evidenza il sax di Mark Turner e la tromba del leader -, Kalthoum non è un album jazz con derive etniche o world, né un album di musica popolare in versione jazz.
È semplicemente un lavoro che esalta la bellezza e il messaggio universale della musica attraverso una interpretazione certamente rispettosa dei canoni originali ma espansa con sensibilità verso territori condivisi e condivisibili da più culture e da più mondi musicali. Mai come oggi il mondo ha bisogno di trovare ponti tra culture diverse e di superare sospetti reciproci, problema che Maalouf ha vissuto in prima persona in più occasioni e di recente quando pochi giorni dopo gli attacchi di Parigi ha avuto difficoltà a recarsi a Londra per un concerto a causa di una segnalazione dell'Interpol probabilmente dovuta alle sue origini o ad un caso di omonimia.
Track Listing
Introduction; Overture I; Overture II; Movement I; Movement II; Movement III; Movemenet IV.
Personnel
Ibrahim Maalouf
trumpetFrank Woeste: piano; Clarence Penn: batteria; Larry Grenadier: contrabbasso; Mark Turner: sassofono; Ibrahim Maalouf: tromba.
Album information
Title: Kalthoum | Year Released: 2015 | Record Label: Impulse!
Comments
About Ibrahim Maalouf
Instrument: Trumpet
Related Articles | Concerts | Albums | Photos | Similar To