Jo Gelbard: Miles and Jo – Love Story in Blue

di Jo Gelbard

Authorhouse

Jo Gelbard è stata l'ultima compagna di Miles Davis, la donna che lo ha tenuto per mano mentre il grande trombettista esalava l'ultimo respiro, nella notte di quel fatidico 28 settembre del 1991. In questo bel libro Jo racconta la propria storia, con particolare riguardo agli anni passati con Miles, dopo che si erano conosciuti casualmente in ascensore nel gennaio del 1984.

È la storia di una donna emancipata, libera, capace di esprimersi attraverso la pittura, ma anche capace di essere una buona madre. Dopo l'incontro casuale e galeotto in ascensore, la pittura fu proprio l'argomento che la portò a conoscere meglio il suo coinquilino Miles Davis (vivevano allora nello stesso palazzo sulla Fifth Avenue, più o meno di fronte al Metropolitan Museum), a collaborare con lui e a diventare la sua compagna nella vita e nell'arte.

Per fare questo Jo Gelbard decise di lasciare un marito ricco e ben consolidato fra i trader newyorkesi e la vita agiata della signora di buona famiglia. Miles con lei fu tenero ma anche aggressivo, con quegli sbalzi di umore che già altre sue compagne avevano segnalato. All'inizio le chiese di dargli lezioni di pittura e poi, superata questa fase di approccio piuttosto convenzionale, decisero di collaborare anche da un punto di vista artistico, dipingendo tele assieme. Da un certo periodo in poi, Jo Gelbard seguì Miles anche in tournée, vivendo assieme a lui i momenti più esaltanti dei grandi concerti in Europa, ma anche le sfuriate del trombettista, le sue crisi di gelosia, il suo panico del sentirsi ormai alla fine della propria vita.

La cosa più interessante di questo racconto è proprio il vedere come la sensibilità di artista di Jo Gelbard ha saputo relazionarsi con il genio della musica del ventesimo secolo. Jo non nasconde nulla e svela anche i momenti meno felici del loro rapporto, ma verso Miles mantiene un atteggiamento positivo, riconoscendogli tutte le attenuanti derivate dalla sua condizione di artista mondiale sempre alle prese con le incongruenze e le sofferenze che l'establishment americano riserva ad un artista di colore. Attenuanti che comunque non giustificano affatto certi comportamenti violenti verso le donne che purtroppo hanno segnato la vita di Miles Davis.

Chiudiamo segnalando come sfortunatamente il libro non preveda una sezione fotografica (presumiamo per ragioni di budget) e come invece fortunatamente la solida cultura di Jo Gelbard le abbia consigliato di stare alla larga da qualsiasi tentativo gossipparo che avrebbe forse permesso la vendita di un maggior numero di copie del libro, ma sarebbe stata del tutto inadatta alla personalità sua e a quella di Miles Davis.

Evviva Jo!

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