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Jaco

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Jaco Pastorius
Jaco
Slang East/West
2015

Questo film documentario sulla vita di Jaco Pastorius, fortemente voluto da Robert Trujillo, bassista dei Metallica e suo grande fan, che lo ha prodotto, forse non dirà l'ultima parola su colui che ha rivoluzionato lo strumento analogamente a quanto fatto da Jimi Hendrix per la chitarra elettrica, ma rappresenta sicuramente un contributo importante sul grande e sfortunato artista. Questo grazie soprattutto all'apporto dato al progetto dai familiari del bassista, che hanno fornito preziosi materiali personali di archivio oltre a prendere parte attiva nella produzione.

Il film è strutturato come una biografia raccontata dai familiari (figli e fratello) e dai musicisti che lo hanno conosciuto e collaborato con lui, attraverso immagini e filmati sia di repertorio che dall'archivio familiare. Dalle prime esperienze professionali con Wayne Cochran, all'incontro con il batterista dei Blood Sweat and Tears, Bobby Colomby, che gli procurò il contratto per la realizzazione del suo primo disco da titolare, dall'incontro con Joe Zawinul e la lunga esperienza nei Weather Report alla collaborazione con Joni Mitchell fino al suo progetto con i Word of Mouth, i momenti principali della sua vita artistica sono raccontati da molti degli stessi protagonisti che li hanno vissuti al suo fianco. In parallelo scorrono le immagini della sua vita privata, l'incontro con la prima moglie Tracy, la nascita dei figli, la crisi del suo matrimonio con la successiva separazione, la seconda moglie Ingrid e la coppia di gemelli avuta da lei, il ricovero in un ospedale psichiatrico con una diagnosi di disturbo bipolare, il progressivo cammino verso l'autodistruzione che lo ha portato a una fine prematura in maniera tragicamente assurda a soli 35 anni.

Chiaramente, in due ore di filmato non è possibile sviscerare in dettaglio tutti gli aspetti di una personalità sfaccettata, sia artisticamente che umanamente, e in varie occasioni si rimane col desiderio di saperne di più riguardo gli episodi biografici trattati, ma questo è un limite difficilmente superabile da una produzione di questo tipo. Anche gli aspetti del suo modo di suonare il basso elettrico che hanno ridefinito l'approccio allo strumento per tutti quelli che sono venuti dopo di lui sono appena accennati, ma per questo rimangono tutte le incisioni che ha realizzato nel corso della sua troppo breve carriera.

Il documentario è distribuito in una confezione a due dischi (DVD o Blu-Ray), il primo contenente il film e il secondo con gli extra, un paio d'ore addizionali di interviste eliminate nella fase di montaggio finale del film, che aggiungono altre preziose informazioni, storie e aneddoti sulla vita e la musica del bassista. Purtroppo da segnalare l'assenza totale di sottotitoli che penalizza il pubblico non di lingua inglese.

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