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Wes Montgomery: In Paris: The Definitive ORTF Recording
ByAl piano troviamo il bravo Harold Mabern, al basso il solido Arthur Harper e alla batteria l'ineffabile Jimmy Lovelace. Anche se non avevano alle spalle molte serate assieme, la loro intesa con Wes era ottima e per tutto il concerto il quartetto procede con una evidente voglia di suonare assieme. Mabern è anche autore del brano "To Wane" dedicato a Wayne Shorter.
Il repertorio di quella serata è quello tipicamente associato al periodo artisticamente più interessante di Wes Montgomery: brani originali scritti dal chitarrista alternati a standard già presenti nei suoi migliori album dell'epoca. In particolare, si segnalano l'iniziale "Four on Six" davvero molto coesa, la torrenziale "Impressions" mutuata dal book di John Coltrane, e i due blues finali. Senza dimenticare una intensa "'Round Midnight" dove Griffin fa da spalla preziosa al pensoso procedere del chitarrista.
Wes è in ottima forma e i suoi assoli sono sempre degni di grande attenzione anche se il dettaglio tecnico che più lo rese famoso, il procedere con frasi solistiche che lo vedevano suonare la nota fondamentale aggiungendo simultaneamente l'ottava più alta, risulta un po' datato. Era una tecnica che all'epoca sembrava ai limiti del possibile umano e veniva da lui utilizzata tanto nei soli quanto nei temi principali dei pezzi eseguiti. Successivamente venne ripresa da molti chitarristi che si ispiravano a Wes, a cominciare da George Benson.
Non avevano tenuto conto del fatto che i tempi per i grandi cambiamenti erano ormai maturi: il marziano Jimi Hendrix avrebbe reinventato in pochi mesi, fin dal suo arrivo a Londra a fine settembre del 1966, tutto il linguaggio della chitarra elettrica, spingendolo con forza dentro ad un frullatore generazionale che lo avrebbe lanciato in orbita fino a Saturno. Della tecnica ad ottave così cara a Wes Montgomery sarebbe rimasto praticamente nulla. E lo diciamo ben sapendo che lo stesso Hendrix amava Wes Montgomery e, se pure in maniera molto sporadica, aveva inserito qualche diteggiatura con le ottave all'interno del caleidoscopio stilistico che aveva fatto girare vorticosamente davanti ai nostri occhi.
Va detto che la registrazione di questo concerto parigino di Wes Montgomery era disponibile nel giro dei collezionisti da molti decenni in varie edizioni pirata, spesso con una qualità sonora francamente discutibile. Finalmente quell'ottimo concerto viene invece integralmente pubblicato in una eccellente edizione autorizzata dagli eredi di Wes e curata nei minimi dettagli dall'appassionato produttore Zev Feldman, che sta mettendo a segno colpi discografici di grandissimo valore per l'etichetta Resonance. Per questo album Feldman ha avuto accesso ai nastri originali della ORTF francese e li ha trasferiti con la massima qualità possibile. Il produttore ha colto l'occasione per rimettere finalmente a posto anche i titoli dei brani che nei vari bootleg erano stati solo in parte espressi in maniera corretta.
Il booklet allegato al CD si sviluppa elegantemente su 32 pagine con belle foto d'epoca, scattate quel giorno in teatro da Jean-Pierre Leloir. All'interno, oltre ad alcuni articoli tecnici molto ben argomentati, troviamo anche interviste con il pianista Harold Mabern e con il chitarrista Russell Malone. Immancabile per ogni appassionato di chitarra che si rispetti. E non solo per loro.
Track Listing
CD 1:
Four on Six; Impressions; The Girl Next Door; Here's That Rainy Day; Jingles.
CD 2:
To Wane; Full House; 'Round Midnight; Blue 'n Boogie/West Coast Blues; Twisted Blues.
Personnel
Wes Montgomery
guitarWes Montgomery: guitar; Harold Mabern: piano; Arthur Harper: bass; Jimmy Lovelace: drums; Johnny Griffin: tenor saxophone (2-2, 2-3, 2-4).
Album information
Title: In Paris: The Definitive ORTF Recording | Year Released: 2018 | Record Label: Resonance Records