Le Boeuf Brothers + Jack Quartet: Imaginist
Non solo due, come l'intestazione lascerebbe intendere, ma addirittura tre sono gli elementi che vengono a intersecarsi in questo ambizioso album: il quintetto jazz dei gemelli Le Boeuf, trentenni di natali californiani (Santa Cruz) e successiva formazione newyorchese, il quartetto d'archi Jack e, nella suite "A Dream" che occupa il cuore (e una buona metà) del CD, la voce narrante di Paul Whitworth, a contatto con l'omonimo racconto di Franz Kafka (titolo originale tedesco "Ein Traum").
Detta così sembrerebbe una gran cosa, ma alla prova dei fatti non tutto funziona a dovere. La partenza è incoraggiante, in clima neanche troppo vagamente garbarekiano, algido e seduttivo, laddove più schiettamente jazzistico (e un po' leggerino) si precisa il secondo brano, "Alkaline," col successivo "Pretenders" che in mezzo a un po' di accademia infila comunque una felice immagine iniziale di convivenza fra gruppo jazz e string quartet.
A questo punto parte la suite kafkiana, dove la dizione, fin troppo piana, inespressiva, penalizza totalmente l'effetto globale, anche perché lasciata troppo incontrastata al centro del tutto. Non male, nel trittico finale (nuovamente solo strumentale), il penultimo episodio, "Flashback," cameristico e solenne, anche se l'eccesso di calligrafismo, di maniera, che incombe sull'intero lavoro di rado lascia trasparire sequenze che giustifichino concretamente tanto dispiegamento di forze.
Detta così sembrerebbe una gran cosa, ma alla prova dei fatti non tutto funziona a dovere. La partenza è incoraggiante, in clima neanche troppo vagamente garbarekiano, algido e seduttivo, laddove più schiettamente jazzistico (e un po' leggerino) si precisa il secondo brano, "Alkaline," col successivo "Pretenders" che in mezzo a un po' di accademia infila comunque una felice immagine iniziale di convivenza fra gruppo jazz e string quartet.
A questo punto parte la suite kafkiana, dove la dizione, fin troppo piana, inespressiva, penalizza totalmente l'effetto globale, anche perché lasciata troppo incontrastata al centro del tutto. Non male, nel trittico finale (nuovamente solo strumentale), il penultimo episodio, "Flashback," cameristico e solenne, anche se l'eccesso di calligrafismo, di maniera, che incombe sull'intero lavoro di rado lascia trasparire sequenze che giustifichino concretamente tanto dispiegamento di forze.
Track Listing
Prologue; Alkaline; Pretenders; A Dream (Introduction; Grave Mound; An Artist; Here Lies...; He Began to Cry; At Long Last); Exquisite Corpse (Foreshadow; Flashback); Epilogue.
Personnel
Remy Le Boeuf: sax (alto), oboe, clarinetto basso; Ben Wendel: sax (tenore); Pascal Le Boeuf: pianoforte; Ben Street, Martin Nevin: contrabbasso; Justin Brown, Peter Kronreif: batteria; Christopher Otto, Ari Streisfeld: violino; John Pickford Richards: viola; Kevin McFarland: violoncello; Paul Whitworth: voce narrante.
Album information
Title: Imaginist | Year Released: 2017 | Record Label: New Focus Recordings