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Giannantonio De Vincenzo: I piedi nelle scarpe

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Giannantonio De Vincenzo: I piedi nelle scarpe
Il veneziano Giannantonio De Vincenzo torna a registrare un lavoro a proprio nome dopo sette anni e lo fa con un album di brani originali (suoi o cofimati dai suoi compagni), messi in scena assieme al piano di Paolo Birro e alle percussioni e all'elettronica di Leo di Angilla, oltre che - in alcuni brani - al Quartetto d'archi di Venezia.

Lavoro forse poco appariscente, I piedi nelle scarpe ha però una sostanza tanto poetica, quanto progettuale. Fondamentalmente lirico - tratto che esprime marcatamente ove siano di scena gli archi, come in "Come se fosse vero" - il disco è infatti caratterizzato da una considerevole e apprezzabile varietà di scenari. Ne è testimonianza l'apertura quasi a là Steve Lacy - musicista con il quale De Vincenzo ha lavorato all'epoca della Keptorchestra e che, pur con tutta la distanza delle rispettive musiche, sembra influenzarlo nel timbro e in certe improvvisazioni introspettive - che contrasta con momenti ritmicamente sostenuti da piano e percussioni (come ad esempio "Di notte a Itacaré," su ritmi funky) e, appunto, con le parti più liriche.

Questa varietà è merito tanto della multiforme progettualità di De Vincenzo, quanto dei suoi due collaboratori, l'uno - Birro - pronto a mutuare la propria interpretazione della tastiera in funzione dei diversi scenari, l'altro - di Angilla - non solo cangiante alle percussioni, ma anche e soprattutto assai creativo con l'elettronica, usata in modo scarsamente manifesto ma non per questo priva di un impatto importante sulle atmosfere del disco.

Atmosfere che, tuttavia, sono alla fine in certa misura anche funzionali all'espressività del leader, il quale - quasi sempre al soprano - fa leva sulla bella e caratteristica voce e sulla assai personale modalità improvvisativa: lirica e astratta al tempo stesso, perciò capace di condurre su territori meditativi senza mai diventare criptica.

Track Listing

1. Sì… Ma - 3:12; 2. Benvenuta Matilde - 4:39; 3. Aspettando sotto un dattero - 3:46; 4. Di notte a Itacaré - 2:57; 5. L’isola delle ranocchie - 3:00; 6. Un posto tranquillo - 1:54; 7. Una fine educata - 4:37; 8. Come se fosse vero (lento) - 2:29; 9. Persi e ritrovati (De Vincenzo-Birro-di Angilla) - 3:02; 10. Leo e Rosetta - 2:11; 11. In tre è diverso - 1:24; 12. Cristalli dietro la porta (Birro) - 2:44; 13. Tenue quasi invisibile (De Vincenzo-Birro-di Angilla) - 3:54; 14. Facile - 2:32; 14. Ricordo di Castanha e Caju (De Vincenzo-di Angilla) - 1:34. Ove non indicato le composizioni sono di Giannantonio De Vincenzo.

Personnel

Giannantonio De Vincenzo (sax soprano, clarinetto basso), Paolo Birro (pianoforte), Leo di Angilla (percussioni e live electronics), Quartetto d’archi di Venezia.

Album information

Title: I piedi nelle scarpe | Year Released: 2011 | Record Label: Alfamusic


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