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UNschooLED: Hymns for Robots
ByUn approccio radical-minimale è quanto ci propone la prima delle sei parti su cui il disco si sdipana, allargando di fatto il concetto alla seconda, mentre nel terzo segmento della suite (se vogliamo definirla tale) il consecutivo sommarsi della chitarra alla batteria e poi del sax tenore ad entrambe determina un maggior corpo, una maggior vitalità, che la successiva quarta parte, sostanzialmente monocorde malgrado alcuni picchi periodici, tende a rimettere in discussione.
Benché sempre piuttosto informe, a una rinnovata vitalità espositiva si rifà la quinta e penultima sezione, senz'altro convincente al di là di qualche episodica lungaggine. Sghembo e un po' dinoccolato, per contro, il sesto e conclusivo segmento, nervoso nell'intrecciarsi delle tre voci ma non per questo convulso, anzi capace di acquisire strada facendo una sua pur primordiale nitidezza (e una maggior corporeità sul finire).
Album, in conclusione, come tanti ne vengono recapitati alle nostre orecchie di questi tempi (lunghi, a dire il vero), in questo caso confezionato da musicisti sufficientemente abili nel gestire la costante precarietà generata dalla libera improvvisazione senza perdercisi o crogiolarvisi troppo smaccatamente dentro. Nessun miracolo, quindi, ma un disco comunque di buone potenzialità.
Track Listing
Hymns for Robots Parts I-VI.
Personnel
Mark Hanslip: sax (tenore); Barry Edwards: chitarra; Ed Gauden: batteria.
Album information
Title: Hymns for Robots | Year Released: 2016 | Record Label: Slam Productions
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