Glauco Venier - Yuri Goloubev: Hommage à Duke

La riduzione all’essenziale dell’organico nell’interpretazione di brani sovente nati per big band permette loro di evidenziarne aspetti intimi, di solito celati all’attenzione dell’ascoltatore, lavorando con cura tanto sulla struttura armonica, quanto sulla sonorità.

Proprio quest’ultimo aspetto risulta in alcuni brani decisivo, perché da un lato lo stile intimistico ma non rarefatto di Venier, dall’altro le straordinarie capacità sonore del contrabbasso di Goloubev - che sempre di più si sta imponendo come una realtà assoluta del suo strumento - conferiscono un colore particolare alle musiche di Ellington.

La selezione dei brani, (che dev’essere stata ben difficile) mette assieme classicissimi del Duke, come “Caravan”, “Cotton Tail”, e “Prelude to a Kiss”, ma anche brani meno frequentati, dai quali vengono forse anche le sorprese più belle: “Azure” è un meditativo trionfo di suoni che mette in evidenza le qualità dei due musicisti; “African Flower” non le è da meno, di una suggestione quasi sospesa; la strayhorniana “Lush Life” è infine splendida, così come l’introduzione di Goloubev all’archetto e la sua lunga improvvisazione al pizzicato.

Un lavoro notevole, solo apparentemente di spirito cameristico, che si apprezza lentamente, imparando a coglierne le sfumature.

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