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Joel Harrison - Lorenzo Feliciati: Holy Abyss

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Joel Harrison - Lorenzo Feliciati: Holy Abyss
Questa musica è dolente e luminosa allo stesso tempo ed è molto bene rappresentata dal titolo dell'album, che fa riferimento ai 'sacri abissi.' Infatti la luminescenza scura di questo ottimo lavoro, è proprio quella tipica che si trova sott'acqua, dove la luce arriva filtrata e diminuita dai sovrastanti metri d'acqua limacciosa. E la sacralità è ovviamente quella benedetta di madre natura, che bacia appassionatamente questa musica organica che cresce come per magia di fronte a noi. Un vero antidoto per la rabbia che il mondo contemporaneo ci scatena dentro.

Siamo alle prese con una collaborazione internazionale che vede due americani (il chitarrista Joel Harrison e il batterista Dan Weiss) confrontarsi con un italiano (il bassista Lorenzo Feliciati, romano), un vietnamita trapiantato negli States (il trombettista Cuong Vu) e un inglese trapiantato in Norvegia (il tastierista Roy Powell). Davvero un bel melting pot dal quale scaturisce musica genuina ed originale che dipinge scenari e situazioni, senza fermarsi mai ma allo stesso tempo senza farsi mai prendere dalla frenesia.

Non aspettatevi assoli infuocati e funambolismi tecnici da Joel Harrison: lui non è un chitarrista che sottolinea i virtuosismi, è invece un ottimo leader che sa quando venire avanti e quando rimanere indietro. Sa come far bollire bene il brodo nel quale i compagni di strada poi aggiungono gli ingredienti e calibrano i sapori. Un ottimo cuoco, insomma, che sa preparare pietanze inusuali ma allo stesso tempo semplici e invoglianti. All'occorrenza sa snocciolare assoli interessanti, fatti più di ottimo senso ritmico che sa come girare su stesso in maniera ipnotica e incantata, di bella granulosità timbrica, di frasi mai particolarmente aggrovigliate ma sempre piene di significato.

Per il bassista romano Lorenzo Feliciati questa è probabilmente l'occasione discografica più importante sin qui capitata. Lo è per il valore dei musicisti che lo assecondano in questo progetto, lo è per il ruolo di coleader che ricopre adeguatamente, impegnandosi anche da un punto di vista compositivo. Il suo fraseggio è tecnicamente ineccepibile e anche il suo senso ritmico è perfettamente allineato a quello di Dan Weiss per un binomio che merita di andare avanti.

Spesso il proscenio è riservato alla tromba di Cuong Vu, alle sue palpitazioni che si sfrangiano nell'elettronica, come a volersi sporcare di terra e di lava incandescente. Le tastiere avvolgenti e fumantine di Powell, il basso elegante e preciso di Feliciati, la batteria nervosa e graffiante di Dan Weiss sono il giusto complemento per questa musica che ha un forte senso unitario, una chiara visione progettuale, un obiettivo da raggiungere senza sgomitare e senza puntare alla giugulare del prossimo.

Visita i siti di Joel Harrison e Lorenzo Feliciati.

Track Listing

Personnel

Joel Harrison
guitar, electric

Joel Harrison: guitar; Lorenzo Feliciati: acoustic bass; Cuong Vu: trumpet; Roy Powell: piano, Hammond B-3; Dan Weiss: drums.

Album information

Title: Holy Abyss | Year Released: 2012 | Record Label: Cuneiform Records


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