Don Grolnick: Hearts and Numbers

Era il primo album dello sfortunato Don Grolnick, un ottimo pianista e tastierista che nel 1996 se ne è andato a soli 48 anni colpito dal male del secolo. Anche altri due protagonisti di questo disco, il saxofonista Micheal Brecker e il chitarrista Hiram Bullock, hanno avuto sorte simile in anni più recenti. Insomma, possiamo ben dire che la sorte ha infierito pesantemente su questa band.

Gli otto brani che compongono l'album sono stati tutti scritti da Don Grolnick, che era molto stimato anche come compositore. Sono composizioni che sanno mettere a profitto i sofisticati progressi che l'armonia stava compiendo in quegli anni, con utilizzo di inversioni e sostituzioni che prendevano spunto anche da musiche esogene al tradizionale percorso jazzistico. A questo si aggiunge un utilizzo molto raffinato delle scansioni temporali, con parecchi tempi dispari e variazioni sul tema.

La grande capacità esecutiva di Michael Brecker e degli altri musicisti qui impegnati, sia nelle parti scritte, sia nelle ottime improvvisazioni, rende comunque il tutto fluido e scorrevole, anche se indubbiamente la musica sta battendo oggi altre strade e quindi questi album, geniali all'epoca, non sono invecchiati benissimo.

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