Black Friday: Hard Times

L'uno è Luca Sapio, voce arrabbiatissima e piena di catrame, già conosciuto con i Quintorigo. L'altro è Adriano Viterbini che nel duo Bud Spencer Blues Explosion aveva già calpestato le sulfuree strade lastricate di blues.

Questo CD d'esordio è un viaggio nel tempo che si arena sugli argini fangosi del Delta del Mississipi. Lì i due visionari hanno potuto parlare con Blind Willie Johnson ("Trouble Soon Be Over") che ha loro spiegato i segreti della sua inarrivabile tecnica chitarristica slide. Era un po' contrariato, un po' compiaciuto del fatto che la sua musica avesse plasmato intere carriere di rockettari innamorati di blues (Led Zeppelin, Eric Clapton).

Eddie "Son" House ha poi cantato e suonato solo per loro "Death Letter Blues," confidandosi su quanto furono duri quei giorni di fine anni '20 nel penitenziario di Parchman Farm.

Non contenti, Luca e Adriano, hanno sfidato il mistero di quel "patto" di Tommy Johnson ("Cool Drink Water Blues"): "I asked for water/and she gave me gasoline". E hanno sfidato il mito di Robert Johnson ("Love in Vain").

Si sono spostati sull'altra riva della Terra Promessa, quella più a occidente, e hanno incontrato un'anima in pena: si chiamava Kurt Cobain e non sapeva di esser stato l'ultimo vero bluesman dei nostri tempi recenti ("School").

Sono poi ritornati a terra, ma si sono accorti che era un pianeta fuori dall'orbita del Delta ("Jupiter"). I due avevano sognato di strade impolverate, bluesman seduti ai crocicchi, e di un strano personaggio che sghignazzava a crepapelle, batteva il piede 12 volte e suonava la chitarra con la coda. Si chiamava "Venerdì Nero," proprio come quel giorno che negli Stati Uniti segue il Thanksgiving e segna l'inizio di un periodo florido.

Sembrava tutto un sogno. Mai stato così maledettamente vero, però.

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