Home » Articoli » Album Review » Iiro Rantala & Ulf Wakenius: Good Stuff
Iiro Rantala & Ulf Wakenius: Good Stuff
By
Il pianista finlandese Iiro Rantala e il chitarrista tedesco Ulf Wakenius sono due tra i più straordinari musicisti europei e tuttavia forse a causa del loro stile estroso ma relativamente convenzionale anche tra i più sottovalutati. Alfieri della eccellente etichetta ACT, proprio grazie a quest'ultima hanno avuto modo di collaborare, per un concerto a più voci dedicato a Esbjorn Svensson, tenutosi a Berlino nel 2015, scoprendo grandi affinità e dando vita a un duo che da allora gira l'Europa (ma assai poco l'Italia) e che adesso presenta questo "distillato" registrato.
Come ben si evince scorrendo la scaletta, l'eclettico programma è tipico delle performance virtuosistiche, infilando l'una dietro l'altra perle provenienti da contesti diversi: dal mondo della lirica con Puccini e Bizet, dal jazz con "Giant Step" di John Coltrane, dal popular più raffinato con ""What a Wonderful World" di Armstrong e "Sir Duke" di Stevie Wonder, dal funk con il doppio brano conclusivo degli Stuff, ai quali è ispirato il titolo dell'album. Accanto a questi, una metà di brani originali, tre per ciascuno, tutti dedicati a città e che ancor più esaltano le qualità dei musicisti e la loro splendida intesa.
Ne siano esempio "Seoul," di Rantala, che intreccia temi diversi e li cesella con un mirabile lavoro di entrambi i protagonisti alle rispettive tastiere, e l'iniziale "Vienna," di Wakenius, che sembra una moderna riproposizione della vivacità creativa di Mozart, trascinando ritmicamente l'ascoltatore dentro la musica fino a spingerlo a ballare. Degno di nota è anche "Berlin," ancora di Wakenius, nel quale i due sperimentano un contrasto di suoni -basso il piano, più alta la chitarra -che produce un'atmosfera estremamente singolare.
Ma il lavoro è tutto di altissimo livello, grazie alla maestria dei due musicisti e agli splendidi suoni che sanno cavare dai loro strumenti. Tanto che persino i brani più a rischio "Nessun Dorma" o il citato "What a Wonderful World" non scadono nel melenso bensì assumono una veste atipica, sostenuta dalla gioia di suonare che sprizza dai protagonisti.
In conclusione, Good Stuff si rivela disco gustosissimo, magari non un capolavoro, ma certo un album ben sopra la media di quel che si è soliti ascoltare, sia nel modern jazz, sia tra le proposte più ardite. Consigliatissimo.
CD della settimana.
Come ben si evince scorrendo la scaletta, l'eclettico programma è tipico delle performance virtuosistiche, infilando l'una dietro l'altra perle provenienti da contesti diversi: dal mondo della lirica con Puccini e Bizet, dal jazz con "Giant Step" di John Coltrane, dal popular più raffinato con ""What a Wonderful World" di Armstrong e "Sir Duke" di Stevie Wonder, dal funk con il doppio brano conclusivo degli Stuff, ai quali è ispirato il titolo dell'album. Accanto a questi, una metà di brani originali, tre per ciascuno, tutti dedicati a città e che ancor più esaltano le qualità dei musicisti e la loro splendida intesa.
Ne siano esempio "Seoul," di Rantala, che intreccia temi diversi e li cesella con un mirabile lavoro di entrambi i protagonisti alle rispettive tastiere, e l'iniziale "Vienna," di Wakenius, che sembra una moderna riproposizione della vivacità creativa di Mozart, trascinando ritmicamente l'ascoltatore dentro la musica fino a spingerlo a ballare. Degno di nota è anche "Berlin," ancora di Wakenius, nel quale i due sperimentano un contrasto di suoni -basso il piano, più alta la chitarra -che produce un'atmosfera estremamente singolare.
Ma il lavoro è tutto di altissimo livello, grazie alla maestria dei due musicisti e agli splendidi suoni che sanno cavare dai loro strumenti. Tanto che persino i brani più a rischio "Nessun Dorma" o il citato "What a Wonderful World" non scadono nel melenso bensì assumono una veste atipica, sostenuta dalla gioia di suonare che sprizza dai protagonisti.
In conclusione, Good Stuff si rivela disco gustosissimo, magari non un capolavoro, ma certo un album ben sopra la media di quel che si è soliti ascoltare, sia nel modern jazz, sia tra le proposte più ardite. Consigliatissimo.
CD della settimana.
Track Listing
Vienna; Carmen: Micaela & Don José; Helsinki; Palma; Seoul; Nessun dorma; Sir Duke; Berlin; What a Wonderful World; Rome; Giant Steps; Love the Stuff/Ain’t No Mountain High Enough.
Personnel
Iiro Rantala: piano; Ulf Wakenius: guitar.
Album information
Title: Good Stuff | Year Released: 2017 | Record Label: ACT Music
Comments
Tags
iiro rantala
CD/LP/Track Review
Neri Pollastri
Good Stuff
ACT Music
Ulf Wakenius
John Coltrane
Steve Wonder