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Gösta Berlings Saga: Glue Works

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Gösta Berlings Saga: Glue Works
La Saga di Gösta Berling è un romanzo della scrittrice svedese Selma Lagerlöf, premio Nobel per la letteratura nel 1909. Pubblicato nel 1891, è un'opera che rievoca antiche storie e leggende del freddo Värmland (regione della Svezia dove nacque la scrittrice). Ebbene, il titolo di questo geniale racconto, che ispirò nel 1923 al regista e attore finlandese Mauritz Stiller uno dei primi film interpretati da Greta Garbo, è anche il marchio di fabbrica di questo creativo quartetto di sperimentatori, ovviamente, svedesi.

La prendiamo "alla lontana" perchè i nostri creano ipnotici, cupi e ghiacciati tappeti sonori che rimandano agli affascinanti e desolati paesaggi scandinavi e che andrebbero benissimo per accompagnare opere letterarie ambientate nel profondo nord o, meglio ancora, i remake cinematografici dei gialli di Stieg Larsson, di Camilla Läckberg o del grande Henning Mankell.

Riff circolari, massicce dosi di mellotron, ombre di rumorismo e una speciale predilezione per i cromatismi liquidi del Fender Rhodes sono i segni caratteristici del sound dei Gösta Berlings Saga e, se proprio vogliamo trovare delle referenze in ambito musicale, meglio andarle a cercare nella terra dei pionieri della musica minimalista, da Terry Riley a Steve Reich, o nelle province più di confine del progressive rock britannico (King Crimson, periodo Red). Ma non mancano concessioni a temi più morbidi e melodici e, qui, vengono subito in mente i Camel (quelli però più jazzy di Rain Dances) e anche i bravi Mahogany Frog dal Canada, maestri delle tastiere vintage e artefici come i Gösta Berlings Saga di magmatiche strutture compositive da colonna sonora.

Sette le tracce contenute in Glue Works, terza avventura discografica per il gruppo svedese prodotta dal quotato Mattias Olsson, e tutte degne di nota. Un bouquet dove spiccano la pastorale "Gliese 581g," distinta da un ostinato giro di basso raddoppiato dalle tastiere e sullo sfondo echi di chitarre elettriche distorte, l'epica e inquieta "Geosignal," perfetta per le scene di suspense di un immaginario thriller nordico e con l'effetto sorpresa dell'entrata in scena di una pastosa sezione di fiati, e, infine, la crimsoniana "Sorterargatan 1". Quasi 5 minuti di riff lancinanti e, quando uno meno se l'aspetta, il silenzio. O meglio, una placida trama melodica intessuta da tastiere e violoncello che finalmente riscalda il cuore e che segna, forse, l'inizio di un'assolata primavera scandinava.

Raccomandato.

Track Listing

1. 354 - 6:00; 2. Icosahedron - 3:13; 3. Island - 12:26; 4. Gliese 581g - 6:16; 5. Waves - 2:45; 6. Geosignal - 2:09; 7. Sorterargatan 1 - 12:45. Tutte le composizioni sono di Gösta Berlings Saga.

Personnel

Gabriel Hermansson: basso elettrico, Moog Taurus; Einar Baldursson: chitarre; David Lundberg: Fender Rhodes, mellotron, sintetizzatori; Alexander Skepp: batteria, percussioni. Musicisti addizionali: Frederic Carlson (corno francese, tromba), Cecilia Linnè (violoncello), Mattias Olsson (elettronica), Leo Svensson (musical saw), Ulf Åkerstedt (basso tuba, tromba basso, armonica basso).

Album information

Title: Glue Works | Year Released: 2012 | Record Label: Cuneiform Records

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