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William Parker: For Those Who Are, Still

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William Parker: For Those Who Are, Still
William Parker non cessa di produrre in modo copioso, travolgente, straripante. Spinto da energia creativa e da onnivora attenzione agli stimoli musicali provenienti da culture e approcci diversi. I tre CD che compongono questo denso cofanetto presentano alcuni lavori registrati dal 2000 al 2013. La sfida è soprattutto sul piano compositivo: "For Fannie Lou Hamer," per piccolo organico orchestrale, fu commissionato nel 2000 dal collettivo artistico The Kitchen di New York, uno spazio di sperimentazione per varie discipline, ed è stato registrato nello stesso anno dalla Kitchen House Blend Band. Gli undici episodi che formano Ceremonies for Those Who Are Still sono nati dalla commissione del National Forum of Music e sono stati presentati al Jazztopad Festival di Varsavia nel 2013, con la partecipazione di una grossa orchestra sinfonica e di un coro.

Scrittura dunque, ma non solo di carattere orchestrale. In altre sezioni del cofanetto si tratta di scrittura minuziosamente cameristica. L'assemblaggio così eterogeneo, ma anche focalizzato su un'impronta espressiva che si allaccia in modo evidente alla personalità di Parker, può essere letto con un criterio di contrasto dialettico tra musica orchestrale e approccio cameristico. Ma i contrasti percorrono tutto il lavoro in modo tellurico, passando dalle melodie vocali (con i testi dello stesso Parker) alla recitazione che si fonde con la musica strumentale, dall'Africa all'Oriente, dalla libertà intuitiva e immediata del free (o post-free) alla scrittura meticolosa.

Il primo CD mette in scena tale contrasto nel brano d'apertura, il lungo (quasi mezz'ora), orchestrale, sontuoso, spazioso "For Fannie Lou Hamer." Ampi fondali si addensano e si allentano in un continuo divenire dialogico di forme ritmiche, intrecci e impasti con la voce stentorea ma trasparente, ricca di sfumature espressive di Leena Conquest e con i solisti, tra i quali spiccano la tromba di Ravi Best, il violino di Todd Reynolds, i sassofoni di J.D. Parran e Sam Furnace, il trombone di Masahiko Kono. Un affresco in forma di suite, che raggiunge vette di energia arroventata e si risolve in un disegno di ostinato sul quale cresce un'onda melodia conclusiva di forza epica.

Nello stesso CD un ulteriore contrasto con il primo lungo brano si ha nei nove episodi riuniti sotto la denominazione di "Vermeer," opportunamente definiti "song series." Nel nome del grande olandese si lavora con organico ridotto (voce e tre strumenti) sul song, sulla melodia esposta dalla voce (sempre la Conquest è in meravigliosa evidenza), ma si attua pure una dialettica cameristica con l'articolazione a fitto intreccio tra la voce, i sassofoni soprano e tenore di Darryl Foster, il pianoforte di Eri Yamamoto, il poderoso contrabbasso del leader. Le trame sono tenaci, disegnate con delizioso senso della sintesi in un motivo coerente, sempre elastico. Tutti gli episodi sono degni di attenzione, ma segnaliamo l'intreccio introduttivo di "Avash In The Midst of an Angel's Tears" e la forza di "Essence."

Il secondo CD, intitolato The Red Giraffe with Dreadlocks, inscena un altro contrasto dialettico, tra l'organico tipicamente jazz, nel quale spiccano Cooper-Moore, Rob Brown, Hamid Drake e lo stesso leader, con le voci dell'indiana Sangeeta Bandyopadhyay e del senegalese Mola Sylla, interprete anche della mbira e dello ngoni, strumento a corde dell'Africa occidentale. In particolare i due lunghi brani che occupano la parte iniziale del disco sono orientati su un canto recitativo ipnotico, che allaccia in modo prodigioso realtà differenti e contrapposte come quella dell'Africa e dell'Asia. Altri episodi, come "The Giraffe Dances," mette in campo l'improvvisazione rovente e tellurica dei solisti.

Nel terzo CD torna la sfida orchestrale in grandi dimensioni: all'organico sinfonico sono accostati un coro e gli strumenti di Charles Gayle, Parker, Mike Reed. Qui Parker dimostra di dominare saldamente le possibilità orchestrali dell'organico e di metterle a profitto secondo i propri criteri di contrasto dinamico e timbrico tra blocchi, di intensità drammatica, di forza narrativa e profondità esplorativa. Preziose, nel libretto del disco, le note di Philip Clark e dello stesso Parker.

Track Listing


CD 1:
01. For Fannie Lou Hamer; 02. Vermeer; 03. Awash in the Midst of An Angel's Tears; 04. Essence; 05. Flower Song - Take 2; 06. Just Feel; 07. Feet as Roses; 08. Gongs for Deaf Dreams; 09. Sweet Breeze; 10. Flower Song - Take 1.
CD 2:
01. Villages, Greetings and Prayer; 02. Souls Have Fallen Like Rain; 03. The Giraffe Dances; 04. Tour of the Flying Poem; 05. Children Drawing Water from The Well; 06. Where Do You Send the Poem.
CD 3:
01. A Magical Figure Dances Barefoot in the Mud; 02. Light Shimmering Across a Field of Ice; 03. Trees With Wings; 04. Rise Up in Sound; 05. Humble Serious; 06. Tea Leaves of Triple Sadness; 07. Ritual; 08. Winter; 09. My Cup; 10. Encore.

Personnel


Vari organici, con: William Parker, contrabbasso, flauti, ngoni; Leena Conquest: voce; Todd Reynolds: violino; Shiau-Shu Yu: violoncello; JD Parran: ance varie; Sam Furnace: ance varie; Ravi Best: tromba; Masahiko Kono: trombone; Kathleen Supové: pianoforte; Nicki Parrot: contrabbasso; JT Lewis: batteria; Jim Pugliese: percussioni; Darryl Foster: sax soprano, sax tenore; Eri Yamamoto: pianoforte; Klaas Hekman: sax basso, flauto; Cooper-Moore: pianoforte; Hamid Drake: batteria; Sangeeta Bandyopadhyay: voce, shruti elettronico; Mola Sylla: voce, mbira, ngoni; Bill Cole: strumenti a doppia ancia; Rob Brown: sax alto; Charles Gayle: sax tenore, sax soprano, pianoforte; Mike Reed: batteria.

Album information

Title: For Those Who Are, Still | Year Released: 2015 | Record Label: AUM Fidelity

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