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Floors al Lagarina Jazz Festival
Floors
Lagarina Jazz Festival-XIII Edizione
Cortile Palazzo Probizer
Isera
20.6.2019
L'apertura della tredicesima edizione del Lagarina Jazz Festival è stata affidata a Floors, trio formato da alcuni tra i più interessanti musicisti italiani emersi negli ultimi anni: Filippo Vignato al trombone, Francesco Diodati alla chitarra, Francesco Ponticelli al contrabbasso. Una configurazione strumentale atipica, che consente al trio di muovere la musica su molteplici piani (Floors, appunto) espressivi.
Siamo di fronte, del resto, a musicisti che amano prendersi dei rischi, agire al di fuori della propria zona di confort, cercare strade alternative. Che interpretano al meglio il concetto di jazz come musica in divenire. Il tutto realizzato attraverso brani dalla scrittura non statica, flessibile e modificabile, che lascia ampio spazio di manovra ed intervento, interpretati muovendosi su frequenze alternative rispetto a formazioni più tradizionali.
Anche la scaletta dei brani presentati nel corso del concerto ha mostrato una notevole curiosità ed ampiezza di orizzonti. Oltre a brani originali, a firma di ciascuno dei componenti del trio, che spaziavano dalla frammentata melodia intrisa di spunti ornettiani alla più rotonda scansione ternaria, abbiamo infatti ascoltato echi di Paul Motian, Someone Took the Words Away di Elvis Costello [dall'album North, in cui il cantante inglese era accompagnato da una band di jazzisti stellare, N.d.R.], per chiudere con un bis sulle note di Jesus Maria di Carla Bley.
Un ottimo concerto, un trio che mostra una bella intesa musicale, un album di prossima pubblicazione che non ci faremo assolutamente sfuggire.
Il Lagarina Jazz Festival proseguirà ora con i concerti del Double Cut Trio di Tino Tracanna (venerdì 28 giugno a Villa Lagarina), dello Stefano Colpi Atrio (sabato 29 ad Ala) e con un concerto in ricordo di Carlo Alberto Canevali, batterista e didatta recentemente scomparso, molto amato in Trentino per le sue qualità musicali e umane.
Chiusura di festival, infine, venerdì 5 luglio a Mori con i ritmi balcanici dei Radio Zastava.
Foto: Gianluca Carè
Lagarina Jazz Festival-XIII Edizione
Cortile Palazzo Probizer
Isera
20.6.2019
L'apertura della tredicesima edizione del Lagarina Jazz Festival è stata affidata a Floors, trio formato da alcuni tra i più interessanti musicisti italiani emersi negli ultimi anni: Filippo Vignato al trombone, Francesco Diodati alla chitarra, Francesco Ponticelli al contrabbasso. Una configurazione strumentale atipica, che consente al trio di muovere la musica su molteplici piani (Floors, appunto) espressivi.
Siamo di fronte, del resto, a musicisti che amano prendersi dei rischi, agire al di fuori della propria zona di confort, cercare strade alternative. Che interpretano al meglio il concetto di jazz come musica in divenire. Il tutto realizzato attraverso brani dalla scrittura non statica, flessibile e modificabile, che lascia ampio spazio di manovra ed intervento, interpretati muovendosi su frequenze alternative rispetto a formazioni più tradizionali.
Anche la scaletta dei brani presentati nel corso del concerto ha mostrato una notevole curiosità ed ampiezza di orizzonti. Oltre a brani originali, a firma di ciascuno dei componenti del trio, che spaziavano dalla frammentata melodia intrisa di spunti ornettiani alla più rotonda scansione ternaria, abbiamo infatti ascoltato echi di Paul Motian, Someone Took the Words Away di Elvis Costello [dall'album North, in cui il cantante inglese era accompagnato da una band di jazzisti stellare, N.d.R.], per chiudere con un bis sulle note di Jesus Maria di Carla Bley.
Un ottimo concerto, un trio che mostra una bella intesa musicale, un album di prossima pubblicazione che non ci faremo assolutamente sfuggire.
Il Lagarina Jazz Festival proseguirà ora con i concerti del Double Cut Trio di Tino Tracanna (venerdì 28 giugno a Villa Lagarina), dello Stefano Colpi Atrio (sabato 29 ad Ala) e con un concerto in ricordo di Carlo Alberto Canevali, batterista e didatta recentemente scomparso, molto amato in Trentino per le sue qualità musicali e umane.
Chiusura di festival, infine, venerdì 5 luglio a Mori con i ritmi balcanici dei Radio Zastava.
Foto: Gianluca Carè
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Instrument: Trombone
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