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Guido Santoni Trio: Fit to Fly
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Cinque anni dopo l'esordio su Artesuono con Inside a Dream, esce il secondo lavoro del trio del pianista marchigiano Guido Santoni, affiancato da Danilo Gallo al contrabbasso e Umbertto Trombetta Gandhi alla batteria.
Le nove tracce in programma, tutte della penna del leader, sono caratterizzate da uno stile astratto ed etereo, che talvolta richiama alla mente Stefano Battaglia (per esempio in "Easy Words"), ma che ancor più sembra rifarsi alla lezione dei trii di Bobo Stenson.
I temi sono introversi e mai smaccatamente accattivanti, piuttosto lontani dal melodismo nazionale; i tre musicisti lavorano in modo sempre fortemente paritetico, con la tastiera che fatalmente fa la parte del protagonista cesellando fraseggi e variazioni, ma con il contrabbasso sempre pronto non solo ad appoggiarla, ma anche a assumere il ruolo di prima voce in corposi assoli, mentre la batteria, apparentemente più in disparte, opera un costante e mutevole supporto che si incastra perfettamente con il lavoro del piano.
Santoni, infatti, si produce di preferenza in ricerche sulle note alte, aprendo sviluppi spesso solo accennati che poi spariscono tra le pause, sostituiti da nuovi spunti e nuovi suoni; in questo contesto, il contrabbasso risulta essere il necessario controcanto, ma la batteria di Gandhi appare ancor più essenziale, nella misura in cui apporta matericità e scansione ritmica ai suoni più astratti, a tratti algidi, del pianoforte.
Fit to Fly risulta così un buon lavoro di piano trio, ben caratterizzato in una delle attuali direzioni del genere di formazione, forse non particolarmente originale ma non banale, ottimamente suonato e che si ascolta con interesse e piacere.
Le nove tracce in programma, tutte della penna del leader, sono caratterizzate da uno stile astratto ed etereo, che talvolta richiama alla mente Stefano Battaglia (per esempio in "Easy Words"), ma che ancor più sembra rifarsi alla lezione dei trii di Bobo Stenson.
I temi sono introversi e mai smaccatamente accattivanti, piuttosto lontani dal melodismo nazionale; i tre musicisti lavorano in modo sempre fortemente paritetico, con la tastiera che fatalmente fa la parte del protagonista cesellando fraseggi e variazioni, ma con il contrabbasso sempre pronto non solo ad appoggiarla, ma anche a assumere il ruolo di prima voce in corposi assoli, mentre la batteria, apparentemente più in disparte, opera un costante e mutevole supporto che si incastra perfettamente con il lavoro del piano.
Santoni, infatti, si produce di preferenza in ricerche sulle note alte, aprendo sviluppi spesso solo accennati che poi spariscono tra le pause, sostituiti da nuovi spunti e nuovi suoni; in questo contesto, il contrabbasso risulta essere il necessario controcanto, ma la batteria di Gandhi appare ancor più essenziale, nella misura in cui apporta matericità e scansione ritmica ai suoni più astratti, a tratti algidi, del pianoforte.
Fit to Fly risulta così un buon lavoro di piano trio, ben caratterizzato in una delle attuali direzioni del genere di formazione, forse non particolarmente originale ma non banale, ottimamente suonato e che si ascolta con interesse e piacere.
Track Listing
1-Sudden Flashes 2-Dragging Soul 3-Beyond My Boundary 4-Far Away But Never Far Apart 5-Fit To Fly 6-Easy Words 7-Blending Into The Sky 8-Sensitivity 9-Asking The Immensity.
Personnel
Album information
Title: Fit to Fly | Year Released: 2016 | Record Label: Artesuono
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