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Enzo Boddi: Uri Caine. Musica in tempo reale
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Uri Caine. Musica in tempo reale
Enzo Boddi
241 pagine
Sinfonica Jazz
2015
Compirà sessant'anni il prossimo 8 giugno Uri Caine, uno dei musicisti più eclettici, originali e interessanti vissuti a cavallo tra il secondo e il terzo millennio. Pare perciò ancor più opportuna questa sua biografia artistica, scritta da Enzo Boddi.
C'è una cosa che accomuna il musicista americano e lo scrittore fiorentino: la poliedrica curiosità per la musica. Entrambi, infatti, non si limitano ad affrontare settori limitati del mondo musicale bensì, saltando le etichette, amano esplorarlo in lungo e in largo: dal jazz alla classica, dalla popular music alla contemporanea, ciascuno a proprio modo stabilendo relazioni che talvolta possono sembrare azzardate, se non impossibili, e invece rese reali da elementi strutturali, storici, estetici che ai più -ma non a loro -sfuggono. Questa affinità è probabilmente la ragione -assieme a qualità nella scrittura non così comuni -grazie alla quale Boddi è riuscito nella non facile impresa di realizzare con Uri Caine. Musica in tempo reale un libro ricco di informazioni ed esplicativo della poetica di Caine, ma al tempo stesso mai pesante e di grande piacevolezza alla lettura.
Strutturalmente il libro è semplice e lineare: a una breve introduzione biografica giovanile -la nascita e la prima formazione Philadelphia, lo spostamento a New York, i primi importanti contatti artistici -seguono capitoli dedicati alle varie "facce" dell'artista: il pianista, lo sperimentatore su musiche pop, l'esploratore della tradizione ebraica, lo spregiudicato rilettore di quella classica europea, l'indagatore di quella statunitense, il compositore contemporaneo. "Facce" distinte ovviamente solo per ragioni squisitamente analitiche, che Boddi ricollega tra loro costantemente nel corso dell'esposizione evidenziandone i fili comuni: l'improvvisazione, che la fa da padrona (quasi) dappertutto, invadendo persino il Berio Project, lavoro di contemporanea prodotto assieme a Tempo Reale nel 2005; gli stilemi jazzistici, che si insinuano anche nelle riletture di Schumann e Mozart, senza peraltro mai ridurre quei lavori a delle banali "trasposizioni in swing" delle composizioni classiche; il blues e il soul assorbiti nell'adolescenza di Philadelphia, anch'essi filigrana di gran parte dei suoi lavori; soprattutto, lo spirito ludico che sempre traspare tangibilmente dall'attività di Caine in ogni sua manifestazione, perfetta realizzazione incarnata dell'inglese to play, che come noto significa tanto "suonare," quanto "giocare."
Questi elementi -l'intersecarsi sempre diverso dei quali spiega il miracoloso equilibrio di una musica che, come quella di Caine, parrebbe sempre a rischio di collassare nel kitsch -vengono descritti e spiegati da Boddi con competenza storica non solo di ambito musicale, come dimostra in particolare la grande conoscenza della cultura ebraica che emerge ogniqualvolta vada in gioco quella ascendenza del pianista.
A ciò si aggiunga la completezza dell'analisi musicale di gran parte delle registrazioni di Caine, effettuata spesso brano per brano, ancorché con misura, cioè fornendo al lettore le coordinate principali per comprendere l'ascolto e goderne, senza tuttavia tediarlo nella lettura. Un libro importante, perché utile e ben scritto, su un autore importante, se non imprescindibile, del panorama musicale contemporaneo.
Enzo Boddi
241 pagine
Sinfonica Jazz
2015
Compirà sessant'anni il prossimo 8 giugno Uri Caine, uno dei musicisti più eclettici, originali e interessanti vissuti a cavallo tra il secondo e il terzo millennio. Pare perciò ancor più opportuna questa sua biografia artistica, scritta da Enzo Boddi.
C'è una cosa che accomuna il musicista americano e lo scrittore fiorentino: la poliedrica curiosità per la musica. Entrambi, infatti, non si limitano ad affrontare settori limitati del mondo musicale bensì, saltando le etichette, amano esplorarlo in lungo e in largo: dal jazz alla classica, dalla popular music alla contemporanea, ciascuno a proprio modo stabilendo relazioni che talvolta possono sembrare azzardate, se non impossibili, e invece rese reali da elementi strutturali, storici, estetici che ai più -ma non a loro -sfuggono. Questa affinità è probabilmente la ragione -assieme a qualità nella scrittura non così comuni -grazie alla quale Boddi è riuscito nella non facile impresa di realizzare con Uri Caine. Musica in tempo reale un libro ricco di informazioni ed esplicativo della poetica di Caine, ma al tempo stesso mai pesante e di grande piacevolezza alla lettura.
Strutturalmente il libro è semplice e lineare: a una breve introduzione biografica giovanile -la nascita e la prima formazione Philadelphia, lo spostamento a New York, i primi importanti contatti artistici -seguono capitoli dedicati alle varie "facce" dell'artista: il pianista, lo sperimentatore su musiche pop, l'esploratore della tradizione ebraica, lo spregiudicato rilettore di quella classica europea, l'indagatore di quella statunitense, il compositore contemporaneo. "Facce" distinte ovviamente solo per ragioni squisitamente analitiche, che Boddi ricollega tra loro costantemente nel corso dell'esposizione evidenziandone i fili comuni: l'improvvisazione, che la fa da padrona (quasi) dappertutto, invadendo persino il Berio Project, lavoro di contemporanea prodotto assieme a Tempo Reale nel 2005; gli stilemi jazzistici, che si insinuano anche nelle riletture di Schumann e Mozart, senza peraltro mai ridurre quei lavori a delle banali "trasposizioni in swing" delle composizioni classiche; il blues e il soul assorbiti nell'adolescenza di Philadelphia, anch'essi filigrana di gran parte dei suoi lavori; soprattutto, lo spirito ludico che sempre traspare tangibilmente dall'attività di Caine in ogni sua manifestazione, perfetta realizzazione incarnata dell'inglese to play, che come noto significa tanto "suonare," quanto "giocare."
Questi elementi -l'intersecarsi sempre diverso dei quali spiega il miracoloso equilibrio di una musica che, come quella di Caine, parrebbe sempre a rischio di collassare nel kitsch -vengono descritti e spiegati da Boddi con competenza storica non solo di ambito musicale, come dimostra in particolare la grande conoscenza della cultura ebraica che emerge ogniqualvolta vada in gioco quella ascendenza del pianista.
A ciò si aggiunga la completezza dell'analisi musicale di gran parte delle registrazioni di Caine, effettuata spesso brano per brano, ancorché con misura, cioè fornendo al lettore le coordinate principali per comprendere l'ascolto e goderne, senza tuttavia tediarlo nella lettura. Un libro importante, perché utile e ben scritto, su un autore importante, se non imprescindibile, del panorama musicale contemporaneo.