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Eivind Opsvik e il Questionario di Proust
Eivind Opsivik: Atmosfere forti.
AAJ: La qualità che desidero nei musicisti che suonano con me.
E.O.: Che siano al 100% al servizio della musica.
AAJ: Come musicista, il momento in cui sono stato più felice.
E.O.: Quando suono con la mia band davanti a un buon pubblico, o quando lavoro alla mia musica in studio e faccio un bel passo avanti, che si tratti di registrare, mixare o comporre.
AAJ: Come musicista, il mio principale difetto.
E.O.: Probabilmente suono troppo, come molti musicisti. È estremamente raro sentire musicisti che lasciano molto spazio e suonano solo il necessario.
AAJ: La mia più grande paura quando suono.
E.O.: Le vesciche.
AAJ: Sogno di suonare.
E.O.: La pedal steel guitar, e l'onde Martenot (una tastiera analogica monofonica, N.d.R.)
AAJ: La mia fonte di ispirazione.
E.O.: Mia moglie e mia figlia, la natura sulla costa occidentale della Norvegia, tutto e niente.
AAJ: I miei musicisti preferiti.
E.O.: Miles Davis, Paul Chambers, Charlie Haden, Ed Blackwell, Frank Sinatra, Paul McCartney (al basso), Paul Bley, Neil Young, David Gilmour (anni '70), Lester Young, Billie Holiday, Chu Berry, Brian Eno, Cat Power, Paul Motian, Fever Ray, Frank Zappa, Prince, Elvin Jones. E i musicisti nella mia band, Overseas.
AAJ: I miei dischi da isola deserta.
E.O.: Il terzo movimento della sesta sinfonia di Mahler.
AAJ: La canzone che fischio sotto la doccia.
E.O.: Molte docce hanno una strana acustica e molte onde stazionarie, e così spesso cerco di trovare la frequenza che dà più risonanza. A volte si riesce ad ottenere un suono davvero potente.
AAJ: I miei pittori preferiti.
E.O.: Francis Bacon, Frida Kahlo, El Greco, Vermeer.
AAJ: I miei film preferiti.
E.O.: "2001 Odissea nello Spazio," "This is Spinal Tap" (un falso documentario su una band heavy metal, NdR), "Il Gladiatore," "Maria Antonietta," "Let the Right One In," "Reprise," "Birdman," "Brian di Nazareth."
AAJ: I miei scrittori preferiti.
E.O.: John Steinbeck, Lars Saabye Christensen, Sigurd Hoel.
AAJ: La mia occupazione preferita.
E.O.: Musicista.
AAJ: Il dono di natura che vorrei avere.
E.O.: Fare i cocktail, o saper raccontare bene delle storie.
AAJ: Nella musica, la cosa che detesto di più.
E.O.: La pretenziosità.
AAJ: Gli errori musicali che mi ispirano maggiore indulgenza.
E.O.: L'armonia romantica (non un errore ai miei occhi).
AAJ: Il pezzo che vorrei venisse suonato al mio funerale.
E.O.: Non ci ho mai pensato più di tanto, forse "Epilogue" di Bill Evans (da Everybody Digs...). È corta, malinconica e bella, forse come la vita stessa. E la gente non ama i funerali quindi il fatto che sia breve, meno di un minuto, va bene.
AAJ: Lo stato attuale della mia attività musicale.
E.O.: In transizione.
AAJ: Il mio motto.
E.O.: A dire il vero non ho un motto, ma mi piace questa frase di Francis Bacon: "The job of the artist is always to deepen the mystery".
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