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Claudio Puntin: East

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Claudio Puntin: East
Lo svizzero Claudio Puntin, splendido clarinettista e compositore originalissimo, autore di lavori di grande interesse come Berge Versetzen, con la Lucerne Jazz Orchestra, e COR, con Joao Paulo e Samuel Rohrer, presenta qui un nuovo e stimolante capitolo della sua biografia di musicista totale.

Come nel caso di Berge Versetzen, anche East è un "concept album," nelle sei tracce del quale Puntin omaggia una musica che lo ha influenzato fin da piccolo in vari modi: quella dell'Europa dell'est. Ma sbaglierebbe chi si aspettasse un trionfo di ritmi balcanici o atmosfere che riecheggiano il klezmer, perché accanto a questi - presenti in verità in forma assai particolare in "Naftule," dedicato al clarinettista galiziano Naftule Brandwein, emigrato in America nel 1900 - troviamo omaggi a musiche e personaggi assai diversi tra loro, come il virtuoso armeno di duduk Djivan Gasparian e il direttore d'orchestra rumeno Sergiu Celibidache, che Puntin considera suo "padre musicale e filosofico".

L'opera risale a una decina d'anni orsono, commissionata dal festival di musica da camera di Kirkjubaejarklaustur, in Islanda, ma vede solo adesso la sua documentazione registrata. Vista la qualità, valeva la pena che non se ne perdesse traccia.

L'impianto di fondo del lavoro è cameristico, inevitabilmente visti origine e organico: un quartetto d'archi che accompagna i clarinetti del leader. E le situazioni musicali sono molto diverse tra loro: liricamente struggenti "Djivan" e "Restless" (dedicata ai musicisti nomadi); complessa e improvvisata "Pireas," ove dopo un solo di clarinetto basso e un contrasto con gli archi si avvia un Chassapiko, danza greca dedicata ai molti musicisti che passarono dal porto di Atene all'inizio del Novecento (e in particolare al cretese Manos Hadjidakis); dense di drammaticità che rimanda alla musica mahleriana e al sinfonismo novecentesco "La solitudine di un maestro" (appunto dedicata a Celibidache) e la lunga "Fratelli di sangue," lenta e tormentata, che conclude degnamente un lavoro certo non tradizionalmente jazzistico, ma altrettanto certamente di spessore fuori del comune.

Disco eccellente di un grande musicista.

Track Listing

1. Djivan - 8:46; 2. Naftule - 6:46; 3. Restless - 5:13; 4. La solitudine di un maestro - 4:59; 5. Pireas - 9:24; 6. Fratelli di sangue (Giorgos & Benone) - 15:27. Tutte le composizioni sono di Claudio Puntin.

Personnel

Claudio Puntin
clarinet

Claudio Puntin (clarinetti), Gerdur Gunnarsdottir (violino), Jana Andraschke (violino), Axel Porath (viola), Daniel Raabe (violoncello).

Album information

Title: East | Year Released: 2012 | Record Label: Unit Records


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