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Mauro Campobasso - Mauro Manzoni: Ears Wide Shut

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Mauro Campobasso - Mauro Manzoni: Ears Wide Shut
Le tresche vincenti del gatto e la volpe, gli inseparabili. Non so se sia più solida e continuativa la relazione fra Campobasso e Manzoni, che da sempre suonano e pensano musica assieme, o quella fra Campobasso e Cusa, legati da una profonda passione per il cinema che li porta a disquisire con competenza sull'attualità e sui classici della settima arte (... ma, per la cronaca, anche Manzoni è un esperto di cinema). Sta di fatto che i tre, di provenienze diverse, ma incontratisi a Bologna, si frequentano e collaborano da molti anni.

Ears Wide Shut, il prodotto più recente della loro collaborazione, si configura come un vero e proprio progetto: in questo caso la definizione ha una sua precisa ragione, in quanto la musica si basa su conoscenze, motivazioni e finalità condivise dai suoi artefici. Con l'inserimento di Stefano Senni si è ottenuto un quartetto perfettamente amalgamato, in grado di condurre in porto questo partecipato omaggio a Stanley Kubrick, uno dei registi più poliedrici, problematici e amati della seconda metà del secolo scorso. A tale proposito il testo di Stefano Zenni nelle note di copertina spiega in modo esauriente la genesi e i contenuti di questa mirata esperienza discografica.

Una chiave di lettura potrebbe perciò essere la sintonia, l'assonanza formale e contenutistica rintracciabile fra la musica dei singoli brani e i film presi di volta in volta a riferimento, o più in generale fra l'impronta musicale e il mondo espressivo del regista. L'ascoltatore, in particolare chi è al contempo jazzofilo e cinefilo, potrà dare una propria valutazione. Dopo un avvio lento e meditabondo, con il romantico "Spartacus Love Theme," scritto da Alex North, e il conciso "Musica ricercata II" di Ligeti, si dipana un percorso estremamente variegato, con episodi fortemente caratterizzati, con alternanze fra tensioni e distensioni, con riaffioramenti e persistenze. In una concatenazione a mo' di suite il repertorio prevede brani originali dei due co-leader e rivisitazioni di temi da vari film di Kubrick.

Sia la pronuncia dei singoli strumentisti sia il risultato d'assieme perseguono una grande varietà d'accenti: Manzoni e Campobasso giostrano come smaliziati polistrumentisti, costruendo atmosfere cangianti e avvolgenti o inserendo sussulti di violenta congestione, mentre Cusa amministra un'intelligente e conseguente sottolineatura ritmica e il contrabbasso di Senni, gonfio o insinuante, costituisce una trama legante di fondo.

La molteplicità delle situazioni e l'essenziale concretezza dell'interplay fanno sì che i due CD non risultino mai ripetitivi o prolissi. Una musica dunque che si sviluppa come un affresco vasto e narrativo: come avviene in quegli affreschi trecenteschi in cui, fra toni cruenti o edificanti, lividi o luminosi, in scene di primo piano o di sfondo, comunque corali, vengono accostati e illustrati i momenti più significativi della vita dei santi.

Track Listing

CD 1: 1. Spartacus Love Theme; 2. Musica ricercata I; 3. Redrum; 4. Platoon 3209; 5. Lolita Ya Ya; 6. Lost in the Labyrinth; 7. Blame It on My Soul; 8. Ears Wide Shut; 9. Gayaneh; 10. Discovery One’s Residents; 11. The Blue Danube. CD 2: 1. Traumnovelle; 2. Music for the Funeral of Queen Mary II; 3. Life Functions Terminated; 4. I Want to Marry a Lighthouse Keeper; 5. Lolita: How I Learned to Stop Warrying and Love Her; 6. Blame It on My Youth; 7. Lilibulero Suite; 8. Joker Goes Home; 9. Mr. Humbrt’s Wedding; 10. Kubrick Beyond the Infinte.

Personnel

Stefano Senni
bass, acoustic

Mauro Manzoni (sax soprano, tenore, clarinetto basso, chalumeau, samples); Mauro Campobasso (chitarre acustiche e elettriche, samples); Stefano Senni (contrabbasso); Francesco Cusa (batteria).

Album information

Title: Ears Wide Shut | Year Released: 2011 | Record Label: Self Produced


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