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Denman Maroney: Double Zero
ByUn'ulteriore conferma viene ora da questo lavoro solista, registrato al Roulette di New York nel 2008 e strutturato come una lunga suite in nove parti e che mi sembra di poter rendere come una sorta di viaggio sonico non solo attraverso lo strumento stesso, ma anche attraverso strati di linguaggi differenti.
Non è forse un caso che sia lo stesso Maroney a definire le proprie composizioni come una sovrapposizioni di livelli temporali e che questa ricchezza dischiuda [con uno strumento come il pianoforte che, seppure dotato di straordinaria completezza, è talvolta ingannevole in quanto a scarti e straniamenti] una miriade di dettagli.
Dal suono "puro" - lo troviamo nella Part VI - alle sonorità preparate che ben conosciamo, ottenute con il posizionamento di oggetti di differente materiale sulla cordiera, passando per momenti di minimalismo percussivo e di slittamento allucinato come nella Part III.
A differenza di molti altri "virtuosi" [perché questo procedere presuppone grande bravura], Maroney ha in più la capacità di essere sempre molto "musicale" e di non perdersi mai a rimirare le proprie beltà esecutive e di ingegno, comunicando piuttosto la voglia di prendere per mano l'ascoltatore e di condividere con lui questa immersione, a tratti dolcissima, a tratti spettrale, sempre permeata di una "alterità" che è al tempo stesso eccitante e urgente.
Un mondo magico vi aspetta lì sotto!
Track Listing
01. - 09. Double Zero parts I - IX.
Personnel
Denman Maroney
pianoDenman Maroney (hyperpiano).
Album information
Title: Double Zero | Year Released: 2012 | Record Label: Motown