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Dialoghi Jazz per Due - Pavia

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Dialoghi Jazz per Due -18a Edizione
Santa Maria Gualtieri
Pavia
04.03-12.04.2016

La rassegna pavese Dialoghi Jazz per Due è arrivata alla diciottesima edizione. Un traguardo importante per una manifestazione nata, come spesso accade, un po' per caso e un po' per gioco, e che nel corso degli anni è riuscita a diventare un punto di riferimento stabile per la città di Pavia (e per quei jazzofili milanesi che hanno voglia di fare un po' di strada).

Come consuetudine, anche quest'anno in programma c'erano quattro concerti, tutti tenuti nella chiesa di Santa Maria Gualtieri. Sede storica e a nostro avviso ideale -per capienza ed atmosfera -per ospitare eventi di questo tipo.

La rassegna si è aperta con la cantante danese Cecilie Norby ed il contrabbassista e violoncellista svedese Lars Danielsson. Nel corso di questa serata, i due musicisti hanno presentato un mix di brani originali tratti dal loro recente album Just the Two of Us (pubblicato con la ACT), ed una serie di cover che spaziavano tra David Bowie ("Life on Mars"), i Temptations ("Papa Was a Rollin' Stone") e Leonard Cohen ("Hallelujah"), fino ad arrivare alla delicatissima "Pavane pour une Infante Défunte" di Maurice Ravel. Intrattenimento elegante e raffinato nel senso migliore del termine, che fa leva sulla bellezza delle voci (lieve e vellutata quella della Norby, piena e possente quella del contrabbasso di Danielsson) e sulla magnifica intesa tra i due musicisti, da molto tempo coppia sia in ambito musicale che nella vita di tutti i giorni.

Il secondo concerto della rassegna ha visto protagonisti il sassofonista Dimitri Grechi Espinoza ed il contrabbassista Tito Mangialajo Rantzer, che hanno interpretato, secondo l'estro del momento, alternando squarci free a momenti di sommesso lirismo, una serie di classici che fanno parte della storia del jazz ("Alone Together," "'Round Midnight," ...). Un'autentica dichiarazione d'amore nei confronti di questa musica che, come ha detto Grechi Espinoza nel corso della serata, "ci permette di sentirci vivi in questi tempi difficili".

Il terzo concerto in programma, che non abbiamo potuto seguire, vedeva sul palco il duo targato ECM formato dal pianista Giovanni Guidi e dal batterista Emanuele Maniscalco.

La rassegna si è poi conclusa con il vibrafonista Pasquale Mirra ed il trombettista Gabriele Mitelli, che hanno presentato brani tratti dall'album Water Stress, fresco di uscita, nonché debutto discografico di questo consolidato duo.
Come sempre, anche nel corso di questa serata pavese i due musicisti hanno sviluppato il concerto in forma di un lungo medley, nel quale convivono composizioni originali e frammenti di storia del jazz cui sono particolarmente affezionati, raccordati per mezzo di aperture basate sulla libera improvvisazione. Normalmente i brani stessi vengono scelti (improvvisati) sul momento. In questo caso, la scaletta del concerto ha coinciso con quella di Water Stress. Oltre alle composizioni a firma di Mirra e Mitelli, abbiamo dunque ascoltato frammenti di Paul Motian, Charles Mingus, Carla Bley, il traditional "Namhanje," che i due musicisti hanno affrontato lavorando principalmente sugli aspetti timbrici e melodici, quasi alla ricerca di un suono primordiale. Sul tutto, aleggiava sorridente lo spirito di Don Cherry. Citato esplicitamente nei bis, in realtà presenza significativa nel corso dell'intero concerto.

Foto
Roberto Cifarelli.

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