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Debora Petrina
Che sfugge alle definizioni.
La qualità che desidero nei musicisti che suonano con me
La passione.
Come musicista, il momento in cui sono stata più felice
Quando sono riuscita a dimenticarmi di me stessa, suonando.
Come musicista, il mio principale difetto
Fare troppe note, ma ci sto lavorando.
La mia più grande paura quando suono
Che la gente se ne vada e mi lasci da sola (in un sogno è successo).
Sogno di suonare
Fino a novant'anni.
La mia fonte di ispirazione
Ce ne sono così tante che a volte vado in crash.
I miei musicisti preferiti
Quelli che non se la tirano.
I miei dischi da isola deserta
Se devo andarci oggi dico Extraordinary Machine di Fiona Apple (nell'arrangiamento di Jon Brion), Party Intellectuals di Marc Ribot Ceramic Dog, Tooth of Crime di T Bone Burnett.
La canzone che fischio sotto la doccia
Tutte quelle che stanno dentro 5 note, perché fischiando non riesco a fare di più.
I miei pittori preferiti
Jackson Pollock.
I miei film preferiti
Dipende dal momento. Ora penso a "Synecdoche New York," "Il Dottor Zivago," "Il Fascino Discreto della Borghesia."
I miei scrittori preferiti
Jan McEwan e Haruki Murakami.
La mia occupazione preferita
Parlare con le persone, oltre che suonare, ballare e girare in bici.
Il dono di natura che vorrei avere
La memoria.
Nella musica, la cosa che detesto di più
Il narcisismo.
Gli errori musicali che mi ispirano maggiore indulgenza
L'accelerare sul tempo, che è quello che tendo a fare io...
Il pezzo che vorrei venisse suonato al mio funerale
Quello che decideranno gli altri, solo che mi piacerebbe scoprirlo.
Lo stato attuale della mia attività musicale
Citando un'iscrizione trovata da Luigi Nono ... "caminantes no hay caminos hay que caminar".
Il mio motto
Ogni giorno progredisco sempre di più, sotto ogni riguardo.
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