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A Filetta, Paolo Fresu, Daniele Di Bonaventura: Danse Mémorie, Danse
ByIniziando da quelle positive, anzitutto A Filetta è una formazione davvero interessante, capace di unire la tradizione del canto vocale isolano con sperimentazioni contemporanee, gestendo le voci in modo encomiabile: si ascolti con attenzione il brano di apertura, I vostri sguardi, per cogliere il modo in cui viene usato il contrappunto tra la voce solista e le altre quattro, producendo ritmo e suggestione.
In secondo luogo, i testi dei brani (tutti cantati con la sola esclusione di Human, di Fresu, posto al centro dell'album) sono senz'altro molto belli: scritti da Jean-Claude Acquaviva, leader della formazione, da Jean-Yves Acquaviva o dal poeta Marcellu Acquaviva, fondono le radici culturali con l'attualità, mantenendo sempre una forte tensione etica e politica, caratteristiche di una terrala Corsicada sempre oltranzista e schierata per la libertà, l'equità, i diritti. Il vertice lo troviamo forse in Da a Pieve di Carbini, dove la voce del solo Acquaviva recita efficacemente sullo sfondo rarefatto di tromba e bandoneon.
E ancora, eccellente è il lavoro di Di Bonaventura, che si conferma musicista di gran classe ora sostenendo le voci ritmicamente, ora intervenendo liricamente, in sinergia ma anche liberamentecome per esempio nell'introduzione di In sempiterna o al centro di A mio pena s'hè mondu.
Impressioni meno positive, invece, destano gli arrangiamenti dei brani, nei quali il ruolo degli strumenti appare un po' limitato, quasi accessorio e coloristico. Ciò vale in particolare per Fresu, il qualecome purtroppo sempre più spesso gli accadefinisce quasi in ogni caso per replicare le linee melodiche delle voci, oppure per dipingere pennellate di colore non particolarmente originali. Una cosa, quest'ultima, che si fa particolarmente stridente quando maggiore è l'uso dell'elettronicache in un contesto simile suona artificiosao laddove le frasi del flicorno sono quelle che anche troppo conosciamo del musicista sardo e che qui, francamente, paiono posticce.
Certo, il suono di Fresu è bello, i suoi interventi piaceranno a chi lo ama e anche a chi cerca qualcosa di noto per addentrarsi in una musica che ha il pregio di una certa originalità; ma a noi spiace vederee non è la prima voltauno dei nostri migliori e più intelligenti musicisti ripetere stilemi noti e, soprattutto, riapplicarli a contesti nei quali sarebbe stato più interessante sperimentare qualcosa di diverso e più vivo. Così come spiacciono cadute di stile quale la smaccata citazione di Silence di Charlie Haden in un luogol'introduzione di A mio pena s'hè mondunel quale sa un po' di plagio.
Con tutto questo, comunque, Danse Mémorie, Danse resta un disco interessante e con momenti di grande bellezza. Con questo materiale e questi musicisti si poteva fare ancor meglio, ma sarà per un'altra volta.
Track Listing
I vostri sguardi; Quellu che; Sciume; U viandante; Da a Pieve di Carbini; In sempiterna; A mio pena s’hè mondu; Human; Vintera; Africa; Fiori d’Algeria; Un’antra isula; Alba impedita; La costruzione delle cose.
Personnel
Paolo Fresu
trumpetPaolo Fresu: flugelhorn, effeects; Daniele Di Bonaventura: bandoneon, piano. Jean-Claude Acquaviva, Paul Giansily, Francois Aragni, Stéphane Serra, Jean Sicurani, Maxime Vuillamer: voices.
Album information
Title: Danse Mémorie, Danse | Year Released: 2018 | Record Label: Tuk Music
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