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Sebastiano Meloni - Simona Bandini - Massimo Tore - Roberto Pellegrini: Cut-up
ByIl misterioso incipit di "Western Lands" è affidato a flauto e contrabbasso archettato, i cui glissando disegnano filamenti lamentosi, prima di lasciare emergere il tocco puntillistico e sospeso del piano e la voce sinuosa di Simona Bandino. In "I Give You / You Give Me" prevale invece l'accoppiata fra piano e vibrafono, che procedono con puntigliosa e nitida decisione con ampi intervalli di derivazione "colta". La tumultuosa situazione free di "The Ticket That Exploded" è generata dal trio piano, contrabbasso, percussioni, su cui poi si staglia l'energico intervento vocale. Al contrario l'atmosfera che segue in "The Fourth Mind" si presenta evocativa e rarefatta, un po' malinconica.
Il percorso procede alternando mood di volta in volta caratterizzati: ancora free infuocato in "Anticoncept of a Quartet," grevi e scabre elucubrazioni in "Tristania," nervose sequenze divisioniste intrecciate da piano e vibrafono in "Germinations," primitivi vocalizzi tribali con emissione di armonici su un frammentato sottofondo percussivo in "Yage"... e così via.
I quattro musicisti si dimostrano abili, affiatati, accomunati da un aperto atteggiamento nei confronti dell'improvvisazione. Ognuno di loro ha modo di emergere, distinguendosi soprattutto in uno dei diversi strumenti usati: il cinquantaquattrenne Massimo Tore in veste di contrabbassista efficace e umorale; l'altrettanto esperto Roberto Pellegrini amministra misurati effetti percussivi, ma s'impone come vibrafonista dal tocco limpido e leggiadro; Simona Bandino, più che sassofonista, si qualifica cantante capace di cangianti modulazioni espressive. Ma è soprattutto Sebastiano Meloni a dimostrare, in qualità di pianista, tecnica forbita, chiarezza d'idee e un piglio determinato, in grado di dare precisi impulsi ai compagni.
In definitiva il gruppo traccia una sorta di lodevole compendio dei vari modi improvvisativi, ora più vicini alle calde vibrazioni del free, ora di astratto e radicale prosciugamento, ora strutturati in impalcature e rapporti che si rifanno a certa musica scritta contemporanea. Tuttavia i sessantacinque minuti dei quattordici brani (tutti di durata media, dai tre ai sei minuti) dilatano troppo il percorso sonoro, rendendo ripetitiva e quasi dimostrativa la casistica dei diversi approcci tecnico-espressivo-stilistici.
Track Listing
1. Western Lands; 2. I Give You / You Give Me; 3. The Ticket That Exploded; 4. The Fourth Mind; 5. Word Rub the Out; 6. Anticoncept of a Quartet; 7. Tristania; 8. Germinations; 9 Yage; 10. Cut-Ups; 11. Graphiémeta; 12. Gold Isoudore; 13. The Return of Scotch Art; 14. Debord-antes.
Personnel
Sebastiano Meloni (pianoforte, flauto, violino, flagioletto, glockenspiel), Simona Bandino (voce, sax alto e soprano, flauti in legno), Massimo Tore (contrabbasso, percussioni, serraggia), Roberto Pellegrini (batteria, vibrafono, percussioni, voce).
Album information
Title: Cut-up | Year Released: 2012 | Record Label: JVC Waiheke Island Jazz Festival
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