Home » Articoli » Album Review » Paul Bley: Closer
Paul Bley: Closer
ByDefinirlo un capolavoro è quanto meno ovvio, eppure riascoltando questa rapida successione di composizioni brevi e geniali è quasi inevitabile riscoprire ancora una volta tutta la gigantesca originalità dello straordinario pianista canadese.
In questo lavoro la spiazzante progressione libera, ricca di accordi ricercati lungo una successione alterata rimane a più di quarant’anni, e dopo decine di dischi, uno dei modelli e degli esempi più fulgidi della poetica di Paul Bley.
Si ascolti per esempio l’iniziale e paradigmatica "Ida Lupino", di cui questa rimane una tra le versioni più eccellenti, in cui l’asprezza vagamente nostalgica del tema sposa alla perfezione l’incedere frastagliato di basso e batteria.
Ma se "Ida Lupino" rimane un inarrivabile punto di partenza ogni brano è un piccolo gioiello ricco di riflessi. Li si riscoprono innanzitutto nelle composizioni di Carla Bley, animate da quelle melodie un po’ decadenti e intense.
E allora basta riascoltare il latinismo libero e improvvisato di "Sideways In Mexico", le rapide eruzioni di note di "Batterie" e di "Closer", il rassegnato abbandono di ogni riconoscibilità tonale di "Violin" o l’affascinate chiaroscuro dissonante di "And Now the Queen". Oltre a "Figfoot", unico pezzo originale di Paul Bley, c’è spazio anche per lo spigoloso montaggio armonico di "Cartoon" (di Annette Peacock) e per un omaggio a Ornette Coleman. Del resto con il sassofonista Bley sembra avere più analogie che non con in pianisti free dell’epoca.
Track Listing
01. Ida Lupino; 02. Start; 03. Closer; 04. Sideways in Mexico; 05. Batterie; 06. And Now the Queen; 07. Figfoot; 08. Crossroads; 09. Violin; 10. Cartoon.
Personnel
Paul Bley
pianoPaul Bley (piano); Steve Swallow (contrabbasso); Barry Altschul (batteria).
Album information
Title: Closer | Year Released: 2009 | Record Label: ESP Disk