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La relazione tra la Cam Records di Ermanno Basso e il noto batterista messicano si fa sempre più eclettica e appassionante. Nel dicembre 2016, poche settimane dopo l'incisione del disco in solo di Antonio SanchezBad Hombre (pubblicato qualche mese fa), s'è concretizzato nel Rundfunk Studio di Colonia un sogno lungamente accarezzato dal produttore e dal batterista. Un progetto che dà una veste orchestrale a sue passate composizioni (già presenti negli album New Life, Three Times Three e TheMeridianSuite).
Con gli arrangiamenti di Vince Mendoza e il coinvolgimento della WDR Big Band il progetto non poteva che trovare la sua migliore espressione nel quadro di un modern mainstream ritmicamente e timbricamente esplosivo, che esalta quei giochi di sezioni e quel gusto per i contrasti che è stata la cifra espressiva della Thad Jones/Mel Lewis Big Band. All'interno di quelle coordinate il risultato è superlativo. Non poteva essere migliore.
I pregi del disco sono molti ma va sottilineata prima di tutto la coerenza e l'organicità del progetto che non vuol essere solo la vetrina per il virtuosismo del batterista (solo in quattro degli otto brani presenta suoi assoli) ma offre di Sanchez un ritratto complessivo: come compositore, come efficace sideman di una big band tra le migliori al mondo e come solista. Nessuna esaltazione narcisistica dunque ma un jazz orchestrale variopinto (ora liricamente evanescente, ora swingante), dove il contributo dei solisti s'integra magistralmente in orchestrazioni tanto complesse quanto coinvolgenti, dove non mancano soluzioni sorprendenti.
Entrando nel dettaglio del doppio album, in aggiunta al fantasioso e sempre interattivo contributo ritmico/percussivo di Mendoza, i brani presentano momenti avvincenti: il serrato connubio tra Mendoza e la tromba di Ruud Breuls in Nooks and Crannies; l'aristocratico arrangiamento di Nighttime Story su cui emerge la chitarra lievemente country di Paul Shigihara; la ricercata orchestrazione di New Life; l'esplosivo ruolo del batterista nell'accesa dinamica che caratterizza alcune sezioni di Channels of Energy.
CD della settimana.
Track Listing:
CD 1: Minotauro; Nooks and Crannies; Nighttime Story; The Real McDaddy.
CD 2: New Life; Grids and Patterns; Imaginary Lines; Channels of Energy.
Personnel: Wim Both, Rob Bruynen, Andy Haderer, Ruud Breuls, John Marshall, Tom Walsh, Rudiger Baldauf, Lorenzo Ludemann, Martin Reuthner, Jan Schneider: trumpet; Ludwig Nuss, Shannon Barnett, Andy Hunter: trombone; Mattis Cederberg: bass trombone; Johan Horlen, Karolina Strassmayer, Pascal Bartoszak: alto saxophone; Olivier Peters, Paul Heller: tenor saxophone; Jens Neufang: baritone saxophone; Omer Klein, piano; Paul Shigihara: guitar; John Goldsby: bass; Antonio Sanchez: drums; Vince Mendoza: arranger, conductor.
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