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Jason Kao Hwang: Burning Bridge

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Jason Kao Hwang: Burning Bridge
Burning Bridge non è un ponte che si sta consumando tra le fiamme di un fuoco distruttore. Al contrario, il ponte di cui si parla nel titolo di questo bel disco arde in senso metaforico; le fiamme hanno potere taumaturgico, alimentano pathos e vitalità. La musica di Burning Bridge è una stimolante riflessione su principi opposti e conciliabili. Ponte e fuoco. Oriente e Occidente. Condensazione e rarefazione. Lingue di fuoco contrapposte si incrociano e producono energia, senso, cambiamento. Ne accenna lo stesso Jason Kao Hwang nelle note di copertina, parlando di tradizioni orientali e occidentali che si incontrano e si sollecitano a vicenda, di notazione e improvvisazione, di "complessità poetiche legate al suono". Gli stessi titoli dei brani disegnano ponti tra parole e significati, attraverso le assonanze: "Ashes, Essence," "Fiery, Far Away," "Ocean, O Sun," e così via.

Ma più che le parole valgono i suoni qui prodotti, che mescolano con grande convinzione e risultati pregnanti umori provenienti da tradizioni lontane. Sonorità degli strumenti tradizionali cinesi, come la pipa, della famiglia dei liuti, o l'erhu, un violino orientale, che si fondono con quelle del violino occidentale dello stesso Hwang, della cornetta di Taylor Ho Bynum, della tuba di Joe Daley e del trombone di Steve Swell. Nella sapiente direzione (e alchemica composizione) di Hwang gli strumenti si incontrano in differenti combinazioni, da quella più scarna e trasparente a due, alle varie mescolanze di corde e fiati. Mescolanze di timbri gravi e acuti, come il contrabbasso tellurico del prodigioso Ken Filiano e lo strumento orientale ad archetto di Wang Guowei.

Le combinazioni di timbri e colori sono disegnate da Hwang con precisione orientale e con un senso dinamico, generativo della struttura. Nei cinque episodi del disco prende forma quella che può essere considerata un'unica suite, passando da temi spigolosi come quello di "Fiery, Far Away," al sontuoso "Worship, Whirling," che si ripropone successivamente in "Ocean, O Sun," nella trasformazione timbrica di trasparente sapore orientale. Il lavoro di fusione tra anime culturali diverse non ha nulla di forzato ed è supportato da musicisti che interpretano alla meraviglia l'idea di Hwang, lavorando magistralmente su timbri e connessioni. Scale e motivi orientali si alternano e si assimilano agli episodi free, al jazz, al blues. In questi contrasti i singoli momenti brillano di energia, come lo splendido blues che appare verso la metà del primo brano, in cui si disegna un penetrante assolo del leader, seguito da interventi altrettanto profondi di Ho Bynum e Swell.

Jason Kao Hwang, animatore negli anni Ottanta insieme a William Parker della band Commitment, di cui l'etichetta No Business ha recentemente ripubblicato le registrazioni dall'81 all'83 (The Complete Recordings 1981/1983, riesce a realizzare con questo suo Burning Bridge una profonda sintesi tra mondo orientale e occidentale. Sintesi alimentata da istinto e riflessione, da spiritualità e passionalità.

Track Listing

Ashes, Essence; Worship, Whirling; Fiery, Far Away; Incense, In Sense; Ocean, O Sun.

Personnel

Jason Kao Hwang: composer, violin; Taylor Ho Bynum: cornet, flugelhorn; Joseph Daley: tuba; Andrew Drury: drum set; Ken Filiano: string bass; Sun Li: pipa; Steve Swell: trombone; Wang Guowei: erhu.

Album information

Title: Burning Bridge | Year Released: 2013 | Record Label: Innova Recordings


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