Home » Articoli » Album Review » Led Bib: Bring Your Own

Led Bib: Bring Your Own

By

Sign in to view read count
Led Bib: Bring Your Own
Le giovani leve inglesi stanno dando molte soddisfazioni a chi crede che il jazz sia una musica in continuo movimento capace di rigenerarsi dall'incontro con nuove culture e generi musicali. E, a tal proposito, numerosi sono i nomi di gruppi eterodossi e "senza frontiere" che vengono in mente: Troyka, Aquarium, The Quartet, Polar Bear, Blue Touch Paper e altri. Ovviamente, tra questi ci sono anche i Led Bib, quintetto capitanato dal batterista e compositore Mark Holub, qui alla loro quinta prova discografica dopo il successo internazionale dell'album Sensible Shoes vincitore nel 2009 del prestigioso Mercury Prize come "album dell'anno".

Ebbene anche in Bring Your Own, il gruppo inietta nelle arterie del suo vibrante jazz elettrico massicce dosi di rumore, funk, punk e heavy rock. Una miscela esplosiva dove però non mancano inaspettate aperture liriche e sprazzi di buon swing d'altri tempi. Il tutto composto e arrangiato con uno stile e un equilibrio magistrali. Raramente, infatti, come ha sottolineato la critica britannica, un fronte sonoro formato da due sax alti, un Fender Rhodes super amplificato e una sezione ritmica alla Led Zeppelin, ha dato prova di essere così bruciante, intensa e ritmicamente esuberante.

Dieci le tracce contenute in Bring Your Own e tutte programmate per un ascolto "senza respiro": si parte dalla marcetta dissonante di "Moth Dilemma" per arrivare subito al primo piccolo capolavoro della raccolta che è "Is That a Woodblock?": una traccia caratterizzata da un martellante giro di basso e da un tagliente intro con i due sax all'unisono che potrebbe essere benissimo un inedito dei Soft Machine più free, quelli dell'album nero di Fifth. La magia si ripete anche in "Shapes&Sizes" con Peter Grogan e Chris Williams, i due sassofonisti della band, impegnati a sciabolare ficcanti assoli mentre il Fender Rhodes di Toby McLaren rigurgita noise allo stato puro e la sezione ritmica sembra essere sul punto di esplodere. Un po' di calma, si fa per dire, arriva solo con l'ultima traccia, "Winter". Quasi una ballad. Ma è una calma solo apparente, il caos è giusto dietro l'angolo.

Track Listing

1. Moth Dilemma - 4:18 (Holub); 2. Is That a Woodblock? - 4:45 (Holub); 3. Little x - 6:44 (Williams); 4. Hollow Ponds - 2:41 (Holub); 5. Power Walking - 4:07 (Holub); 6. Service Stop Saviour - 5:39 (McLaren); 7. Engine Room - 5:30; 8. Shapes&Sizes - 5:55 (Williams); 9. Walnuts - 5:50 (Holub); 10. WInter - 5:18 (Holub).

Personnel

Mark Holub (batteria); Liran Donin (basso elettrico); Toby McLaren (tastiere); Pete Grogan (sax alto); Chris Williams (sax alto).

Album information

Title: Bring Your Own | Year Released: 2011 | Record Label: Cuneiform Records


Comments

Tags


For the Love of Jazz
Get the Jazz Near You newsletter All About Jazz has been a pillar of jazz since 1995, championing it as an art form and, more importantly, supporting the musicians who create it. Our enduring commitment has made "AAJ" one of the most culturally important websites of its kind, read by hundreds of thousands of fans, musicians and industry figures every month.

You Can Help
To expand our coverage even further and develop new means to foster jazz discovery and connectivity we need your help. You can become a sustaining member for a modest $20 and in return, we'll immediately hide those pesky ads plus provide access to future articles for a full year. This winning combination will vastly improve your AAJ experience and allow us to vigorously build on the pioneering work we first started in 1995. So enjoy an ad-free AAJ experience and help us remain a positive beacon for jazz by making a donation today.

More

Shadow
Lizz Wright
Horizon Scanners
Jim Baker - Steve Hunt - Jakob Heinemann
Caught In My Own Trap
Kirke Karja / Étienne Renard / Ludwig Wandinger

Popular

Get more of a good thing!

Our weekly newsletter highlights our top stories, our special offers, and upcoming jazz events near you.