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Bill Frisell Trio alla Casa del Jazz di Roma
Bill Frisell Trio
Summertime 2017
Casa del Jazz
Roma
21.07.2017
Il chitarrista Bill Frisell ha aperto e chiuso in Italia il tour europeo del suo trio. Dopo l'esordio a Bologna, il concerto di Roma è il penultimo, seguito solo da un'ulteriore tappa in Sardegna prima del rientro negli Stati Uniti. Era da alcuni anni che Frisell mancava dalle scene della capitale, ed è la prima volta che suona alla Casa del Jazz. Accompagnato dal bassista Tony Scherr e dal batterista Kenny Wollesen, il chitarrista si presenta sul palco e senza troppi convenevoli comincia a suonare, liberando il timbro inconfondibile della sua chitarra.
Il set è una summa della musica di Frisell, mescolando jazz, rock blues e country in un amalgama continuo, senza interruzione tra i brani; l'unica pausa in tutto il concerto sarà per permettere al bassista di passare dallo strumento elettrico al contrabbasso. Nessuna concessione al pubblico, che potrebbe anche non essere presente; il chitarrista suona rivolto sempre verso Scherr, lasciando che sia la sua musica, e in particolare la sua chitarra, a comunicare con la platea.
I brani (tra cui si riconosce "Throughout," tema presente nel suo disco d'esordio) sono legati come una lunga suite, e permettono a Frisell di esibire il suo personalissimo stile, tutto giocato su timbri e dinamiche anziché sui lick e le frasi a effetto, nel quale gli spazi tra le note sono tanto importanti quanto le note stesse, aiutandosi occasionalmente con un uso oculato dei loops. Dopo poco più di un'ora di concerto, al termine del brano di Bacharach "What the World Needs Now Is Love," il trio accenna a lasciare il palco, ma viene richiamato a gran voce per un doveroso bis. C'è spazio per un altro paio di brani, prima di terminare definitivamente con "You Only Live Twice," presente nel suo recente album When You Wish Upon a Star.
A ogni appuntamento Frisell si conferma come uno dei chitarristi più interessanti della sua generazione (la stessa di Pat Metheny, John Scofield e Mike Stern per citarne solo alcuni), padrone di uno stile e una tecnica molto personali che riesce a sfruttare sempre con originalità in tutti gli ambiti in cui si trova a operare, siano essi progetti propri o collaborazioni con altri artisti, e capace di sorprenderci ogni volta con qualche novità.
Foto: Claudio De Pretis
Summertime 2017
Casa del Jazz
Roma
21.07.2017
Il chitarrista Bill Frisell ha aperto e chiuso in Italia il tour europeo del suo trio. Dopo l'esordio a Bologna, il concerto di Roma è il penultimo, seguito solo da un'ulteriore tappa in Sardegna prima del rientro negli Stati Uniti. Era da alcuni anni che Frisell mancava dalle scene della capitale, ed è la prima volta che suona alla Casa del Jazz. Accompagnato dal bassista Tony Scherr e dal batterista Kenny Wollesen, il chitarrista si presenta sul palco e senza troppi convenevoli comincia a suonare, liberando il timbro inconfondibile della sua chitarra.
Il set è una summa della musica di Frisell, mescolando jazz, rock blues e country in un amalgama continuo, senza interruzione tra i brani; l'unica pausa in tutto il concerto sarà per permettere al bassista di passare dallo strumento elettrico al contrabbasso. Nessuna concessione al pubblico, che potrebbe anche non essere presente; il chitarrista suona rivolto sempre verso Scherr, lasciando che sia la sua musica, e in particolare la sua chitarra, a comunicare con la platea.
I brani (tra cui si riconosce "Throughout," tema presente nel suo disco d'esordio) sono legati come una lunga suite, e permettono a Frisell di esibire il suo personalissimo stile, tutto giocato su timbri e dinamiche anziché sui lick e le frasi a effetto, nel quale gli spazi tra le note sono tanto importanti quanto le note stesse, aiutandosi occasionalmente con un uso oculato dei loops. Dopo poco più di un'ora di concerto, al termine del brano di Bacharach "What the World Needs Now Is Love," il trio accenna a lasciare il palco, ma viene richiamato a gran voce per un doveroso bis. C'è spazio per un altro paio di brani, prima di terminare definitivamente con "You Only Live Twice," presente nel suo recente album When You Wish Upon a Star.
A ogni appuntamento Frisell si conferma come uno dei chitarristi più interessanti della sua generazione (la stessa di Pat Metheny, John Scofield e Mike Stern per citarne solo alcuni), padrone di uno stile e una tecnica molto personali che riesce a sfruttare sempre con originalità in tutti gli ambiti in cui si trova a operare, siano essi progetti propri o collaborazioni con altri artisti, e capace di sorprenderci ogni volta con qualche novità.
Foto: Claudio De Pretis
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Instrument: Guitar, electric
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