Home » Articoli » Album Review » BandOrkestra.55: Bandando

BandOrkestra.55: Bandando

By

Sign in to view read count
BandOrkestra.55: Bandando
Non una Big Band, non un'orchestra popolare, bensì una "Banda Moderna". Così piace definire BandOrkestra.55 al suo creatore e direttore, Marco Castelli. E la definizione non sembra sbagliata, perché questa formazione amplissima (oltre a Castelli, diciassette elementi e dieci ospiti) in certa misura unisce le caratteristiche dell'organico popolare - impatto sonoro "avvolgente," spirito allegramente festoso, compattezza - e di quello jazzistico - ritmi, percussività, pregnanza degli inserti solistici - trasformandosi però in qualcosa di originale. Come documenta questo suo secondo CD (il primo, Bandalarga, è del 2006) prodotto e registrato dalla Casa della musica di Trieste.

Rispetto ad altre esperienze di questo tipo (Banda Improvvisa, Banda Ionica), BandOrkestra mostra un repertorio più eclettico, che pesca indifferentemente in ogni genere musicale alla ricerca di brani "memorabili," come "Ausencia" di Bregovic, "African Marketplace" di Abdullah Ibrahim, "Tu vuò fa' l'amaricano" di Carosone e "Vecchio frac" di Modugno (fusi in una divertente medley) e vi aggiunge composizioni scritte appositamente da Castelli. Rimangono invece importanti da un lato la coralità e dall'altro il ruolo limitato, ma essenziale, delle singole voci in assolo, non a caso riportate brano per brano nel libretto.

Ne vien fuori un album piacevolissimo, colorato e divertito, che dà almeno un'idea del clima che l'orchestra deve essere capace di creare nelle esecuzioni dal vivo, grazie alla messa in scena di una musica dai toni popolari ma non banali, dalla verve intensissima, che usa anche stilemi ricercati per rappresentare in primo luogo la vitalità che la musica dovrebbe sempre avere per tornare a svolgere anche il ruolo sociale per cui è nata nelle sue lontane origini: legare e unire tutti coloro che si raccolgano assieme per ascoltarla. Un ruolo che oggi si rischia sempre più di scordare e che una realtà come BandOrkestra rivaluta. Anche per questo merita un sentito plauso.

Track Listing

1. African Marketplace (D. Brand) - 6:17; 2. Vecchio Americano (Nisa-Carosone/Modugno) - 5:18; 3. Febo (M. Castelli) - 5:02; 4. Baires (M. Castelli) - 4:51; 5. Misirlou (D. Dale) - 5:12; 6. Jive Samba (N. Adderley) - 4:45; 7. Bandando (M. Castelli) - 4:29; 8. Ausencia (G. Bregovic) - 4:58; 9. Mr. Louis Prima (Hillard-Sigman-Prima-Moore) - 3:47.

Personnel

Marco Castelli
saxophone

Bandorchestra: Marco Castelli (direzione, sax soprano e sopranino), Alessandro Ceschia, Cristina Gerin, Stefano Giust, Michele Milanese, Piero Pieri, Donato Riccesi, Sergio Tonello, Barbara Toso (sassofoni), Carlo marchi (tromba), Sandro “Plip” Vilevich (flicorno), Tommaso Bisiak (flauto), Giuseppe “Vo” Orselli (trombone), Emanuele Laterza (chitarra), Giovanni Vianelli (piano e tastiere), Stefano Lesini (basso elettrico), Marco Vattovani (batteria), Massimo Leonzini (percussioni). Ospiti: Gabriele Centis (batteria e percussioni), Fulvio Zafret (percussioni), David Boato (tromba), Fabio Koryu Calabrò (ukulele, voce), Angelo Comisso (pianoforte), Germana Giannini (voce), Ermanno Signorelli (chitarra), Alessandro Simonetto (violino), Vincenzo Stera (ciaramella, launeddas).

Album information

Title: Bandando | Year Released: 2009


Comments

Tags


For the Love of Jazz
Get the Jazz Near You newsletter All About Jazz has been a pillar of jazz since 1995, championing it as an art form and, more importantly, supporting the musicians who create it. Our enduring commitment has made "AAJ" one of the most culturally important websites of its kind, read by hundreds of thousands of fans, musicians and industry figures every month.

You Can Help
To expand our coverage even further and develop new means to foster jazz discovery and connectivity we need your help. You can become a sustaining member for a modest $20 and in return, we'll immediately hide those pesky ads plus provide access to future articles for a full year. This winning combination will vastly improve your AAJ experience and allow us to vigorously build on the pioneering work we first started in 1995. So enjoy an ad-free AAJ experience and help us remain a positive beacon for jazz by making a donation today.

More

Popular

Get more of a good thing!

Our weekly newsletter highlights our top stories, our special offers, and upcoming jazz events near you.