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The Thing: Bag It!

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The Thing: Bag It!
Torna il trio jazzcore più devastante delle terre nordiche: Mats Gustafsson alle ance, Ingebrigt Håker Flaten al contrabbasso e Paal Nilssen-Love alla batteria [ma i primi due hanno ormai aggiunto anche l'elettronica al proprio armamentario da battaglia] alla nuova prova in studio - sotto le cure analogiche di Steve Albini e Bob Weston - si confermano maestri di un azionismo sonico che non ammette quasi mai mezze misure.

Sette le tracce: non manca la consueta coverizzazione di materiale punk-rock, qui posta in apertura di disco con "Hidegen Fujnak a Szelek" che gli Ex hanno riletto dal repertorio di Márta Sebestyén/Muzsikàs e con "Drop the Gun" dei giapponesi 54 Nude Honeys, ma il repertorio poi si sposta poi su terreni più jazz, con la splendida title track di Gustafsson [nella quale troviamo un lavoro egregio di Nilssen-Love], un tema di Åke Hodell, una composizione collettiva e un'accoppiata finale Ellington/Ayler [rispettivamente "Mystery Song" e "Angels"] che può trovare posto solo in questo bestiario estremo.

Superato l'effetto "sorpresa" - e le eccellenti collaborazioni con Ken Vandermark, Joe McPhee o i Cato Salsa Experience - il trio si trova così a un punto della propria carriera nel quale deve, volente o nolente, fare i conti con alcuni punti fermi di valore e con altri punti che, qualora restino "fermi," rischiano di diventare un freno per l'evoluzione espressiva della band. Se dunque la maestria sonora dei tre è acclarata, è evidente che perpetuare la formula così come l'abbiamo conosciuta [e che, chiaramente, dal vivo ha una valenza assai differente dal disco] è un grosso limite.

La naturale evoluzione verso terreni ancora più rumorosi, nei quali la materia sonora deborda dagli stessi confini della triangolazione è qui percorsa in alcuni momenti [ecco l'elettronica, ecco la saturazione] e consente poi alle oasi più timbriche o rarefatte di assumere un ruolo di inaspettata radicalità: pensiamo alla eccellente versione di "Angels," nella quale il tema dolente viene smerigliato da un ronzio di fondo che ne accentua la tormentata spiritualità. Transition!

P.S. Per festeggiare il successo dell'etichetta [che è una costola della Smalltown Supersound], la Smalltown Superjazzz - che fieramente rivendica le tre z - pubblica in queste settimane anche una raccolta che ben esemplifica l'estetica cui facciamo riferimento in queste nostre righe: The Blasting Concept raduna infatti insieme ai The Thing [con McPhee] anche Jazzkammer, Lasse Marhaug, Original Silence, Peter Brotzmann. Consigliata!

Track Listing

01. Drop the Gun (54 Nude Honeys); 02. Hidegen fujnak a szelek (The Ex/ Muzsikás); 03. BAG IT! (Mats Gustafsson); 04. Snusvisan (Åke Hodell); 05. Hot Doug (The Thing); 06. Mystery Song (Duke Ellington); 07. Angels (Albert Ayler).

Personnel

Mats Gustafsson
woodwinds

Mats Gustafsson (sax contralto, baritono e slidesax, elettronica); Ingebrigt Håker Flaten (contrabbasso, elettronica); Paal Nilssen-Love (batteria).

Album information

Title: Bag It! | Year Released: 2009


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