Open Quartet: Back to the Roots

In programma troviamo sette tracce che percorrono diversi sentieri espressivi. Si va dalle sonorità soffuse e vagamente malinconiche di "If" a quelle più sostenute di "Critical Minds," ai momenti dove si riscontra una maggiore tensione ritmico-melodica, come nell'iniziale "Tokyo Nights," un brano nel quale sia la chitarra affilata del leader che il basso corposo e implacabile di Michele Guaglio delineano le peculiarità principali di questa realtà. Da sottolineare anche la spinta ritmica del drummer Giorgio Di Tullio che le tastiere di Lorenzo De Finti, anche se alcuni suoni utilizzati rimandano in mente un passato un po' datato.

Lavoro che mette in evidenza il buon approccio, l'affiatamento e le ottime doti strumentali degli interpreti, capaci di modellare a proprio piacimento la materia musicale, anche se - a conti fatti - Back to the Roots pecca, come del resto molti altri progetti simili, sotto il profilo dell'originalità.

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