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Jazz Articles about Daniele Tittarelli

Album Review

Paolo Damiani Unit: Memorie Future

Read "Memorie Future" reviewed by Angelo Leonardi


È un quintetto dalla forte identità quello che Paolo Damiani guida da un paio d'anni e debutta su disco per l'etichetta Parco della Musica. Il primo elemento distintivo è la voce di Diana Torto in funzione esclusivamente strumentale. La cantante caratterizza con le alte doti tecniche ed espressive i variopinti brani del repertorio. Damiani prevale con alcuni temi storici, altri scritti per l'occasione mentre i partner ne aggiungono di nuovi. Accanto a Diana Torto e Paolo Damiani ...

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Album Review

Enrico Morello: Cyclic Signs

Read "Cyclic Signs" reviewed by Giuseppe Segala


Esponente di una nuova generazione di musicisti che si muovono sulla scena nazionale con notevole vitalità e versatilità, il batterista Enrico Morello si è messo in luce in contesti diversi, collaborando con un veterano come Enrico Rava, che lo ha inserito nel proprio New Quartet accanto a Francesco Diodati e Gabriele Evangelista, poi nel sestetto Special Edition, varato in occasione dell'ottantesimo compleanno del trombettista, che al precedente organico aggiungeva Francesco Bearzatti e Giovanni Guidi. Ma presente pure accanto a musicisti ...

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Album Review

Ethan Iverson & Umbria Jazz Orchestra: Bud Powell in the 21st Century

Read "Bud Powell in the 21st Century" reviewed by Angelo Leonardi


Da quando ha lasciato The Bad Plus l'attività di Ethan Iverson s'è sviluppata in più direzioni, passando da lavori strumentali in duo (con Mark Turner: Temporary Kings ECM 2018) o in quartetto (Common Practice ECM 2019) ad opere estese come il concerto per pianoforte con l'American Composers Orchestra (Concerto to Scale). Tra le altre cose ha curato una celebrazione di Thelonious Monk alla Duke University e scritto la colonna sonora per Pepperland, l'opera sui Beatles del coreografo Mark Morris.

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Album Review

Daniele Tittarelli: Fresh Fish

Read "Fresh Fish" reviewed by Neri Pollastri


Daniele Tittarelli, uno dei giovani jazzisti nostrani oggi più considerati, assembla un quintetto di altri giovani emergenti attorno a una proposta che prova a uscire dalle tracce del mainstream attraverso brani tendenzialmente lunghi, lontani dalla struttura tradizionale e dall'identità processuale, all'interno della quale creare spazi espressivi con scambi continui e utilizzare forme espressive sviluppate dai protagonisti contemporanei del jazz d'oltreoceano -quali Steve Coleman per Tittarelli e Dave Douglas per Francesco Lento.

Progressività delle variazioni ritmiche e dinamiche, sviluppo ...

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Album Review

Enrico Rava: Rava on the Dance Floor

Read "Rava on the Dance Floor" reviewed by John Kelman


Italian trumpeter Enrico Rava doing a tribute to the late King of Pop, Michael Jackson? Italian trumpeter Enrico Rava doing a tribute to the late King of Pop, Michael Jackson, on ECM? If either of these concepts seem somehow wrong, it's likely because, in forty-plus years, ECM has garnered (beyond its reputation as one of the most important labels in the history of music) its share of magical (and incorrect) thinking. Rava, it turns, out, hadn't paid much attention to ...

Album Review

Enrico Rava: Rava on the Dance Floor

Read "Rava on the Dance Floor" reviewed by AAJ Italy Staff


Se si esclude la celebre “Thriller" dall'omonimo album, il più venduto nella storia della musica, Rava on the Dance Floor (registrato dal vivo all'Auditorium Parco della Musica) pesca nel repertorio minore di Michael Jackson, uno sguardo gettato sul periodo meno sfavillante della pop star, quando qualche critico arricciava il naso e più di un fan rimpiangeva gli antichi splendori. Scelta interessante, intrigante e carica di aspettative quella effettuata dal trombettista torinese, per la possibilità di far emergere alcuni aspetti meno ...

Album Review

Enrico Bracco: Unresolved

Read "Unresolved" reviewed by AAJ Italy Staff


Quello firmato da Enrico Bracco non è un album di semplicissima risoluzione. E in effetti sia il titolo Unresolved che l'immagine di copertina, con un primo piano sul cubo di Rubik lontano dal compimento, davano segnali inequivocabili. Presagi che trovano il loro motivo d'esistenza nelle nove tracce proposte, tutti originali firmati dal leader tranne il classicissimo “Giant Steps". Il chitarrista ama mischiare le carte, mettendo in luce una scrittura che non conosce le scorciatoie formali e i sentieri espressivi troppo ...


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