Home » Jazz Articles » Milo Fine
Jazz Articles about Milo Fine
The Milo Fine Free Jazz Ensemble featuring Steve Gnitka: Earlier Outbreaks of Iconoclasm
by Alberto Bazzurro
Veterano del radicalismo improvvisativo britannico (fra i musicisti incrociati spicca il nome di Derek Bailey), trapiantato fin dagli anni Settanta a Minneapolis, Milo Fine è una figura periferica quanto preziosa, ellittica, con cui quest'assolutamente meritoria riesumazione ci consente di venire in contatto. Batterista dal 1961, quindi anche pianista e più tardi clarinettista, Fine è noto (si fa per dire) anzitutto proprio per il suo stravagante Free Jazz Ensemble, di cui era membro unico (ma con quale rocambolesca girandola di mezzi ...
read moreMilo Fine: Ananke
by AAJ Italy Staff
Multistrumentista dedicatosi alla batteria, al piano, ai clarinetti, alla marimba e alla costruzione di strumenti originali, Milo Fine ha sempre posto grande attenzione ai processi cognitivi e culturali legati all'improvvisazione, concentrandosi sull'accumulazione di senso in grado di indirizzare lo svolgimento di una performance musicale. Il rigore del suo lavoro gli impone una ricerca costante dell'autenticità, al punto di asserire che tra i suoi intenti c'è quello di tenersi lontano dal pericolo di diventare un ipocrita mentitore". Un atteggiamento che ha ...
read moreMilo Fine & Viv Corringham: Senilità
by AAJ Italy Staff
Se l’intento del duo Milo Fine & Viv Corringham con l’album Senilità è quello di sferrare un pugno allo stomaco dell’ascoltatore e testarne la resistenza d’ascolto, l’obiettivo si può considerare senz’altro raggiunto. Se nel concerto registrato a Minneapolis nel giugno 2005 c’e il tentativo di accompagnare l’ascoltatore in territori sperimentali dove l’assenza di regole è la regola e il confine a volte labile tra suono e rumore viene spesso oltrepassato a favore del secondo, anche in questo caso obiettivo raggiunto. ...
read more