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Carla Bley and Her Remarkable Big Band: Appearing Nightly
ByNell'ultimo disco con quella che viene ormai definita la sua "remarkable Big Band", Carla Bley ha voluto guardare a quei tempi, ispirandosi alle atmosfere dei locali in cui lei, "cigarette girl" che nel proprio intimo celava un'anima e una sensibilità di fine musicista, godeva delle esibizioni di artisti incredibili, restando estasiata e dimenticando spesso di offrire sigarette agli spettatori.
Fin dall'aspetto grafico del booklet, che riproduce l'immaginaria etichetta di un vecchio vinile, il disco fa riferimento a tempi passati, in cui poteva capitare di ascoltare big band come quella di Count Basie in un club. E la musica composta dalla Bley attinge a piene mani a quelle atmosfere, senza per questo perdere mai per un attimo la propria impronta ironica, calibrata, tersa nella precisione con cui mescola le sezioni e le fa dialogare. La scelta di registrare il disco dal vivo, al celebre club New Morning di Parigi nel luglio del 2006, risponde a questo intento di ricreare uno stato d'animo, che l'orchestra restituisce con generosità, mettendo in evidenza gli interventi di solisti come Andy Sheppard, Wolfgang Puschnig, Gary Valente, Lew Soloff, Julian Argüelles, e dell'impeccabile sezione ritmica con Steve Swallow e Billy Drummond.
La Bley si diverte a costellare il percorso di citazioni, più o meno aforistiche, che danno la misura di un lavoro in omaggio al jazz classico, sentito in modo profondo, con divertita intensità. Un doveroso saluto ai padroni di casa, "April in Paris", compare all'interno del pezzo di apertura, "Greasy Gravy", dal gustoso andamento dinoccolato, di forte pregnanza bluesy anche nell'intenso assolo di Puschnig. Un florilegio di citazioni si ascolta poi nello scoppiettante, esilarante "Awful Coffee" (come il brano precedente commissionato dall'Orchestra Jazz della Sardegna), dalla fisionomia a metà strada tra Kansas City e il Monk più ludico, dove emergono tra gli altri, i motivi di "Salt Peanuts, "Watermelon Man", "Tea for Two".
Purtroppo una pecca del lavoro si riscontra proprio in quello che dovrebbe essere il cuore del disco, "Appearing Nightly at the Black Orchid", commissionato dal Festival di Monterey e riferito all'esperienza del primo ingaggio professionale di Carla Bley. Un brano in quattro movimenti che nella sua lunghezza, più di venticinque minuti, finisce per diventare prolisso e greve, sia negli arrangiamenti che negli interventi solistici. Anche se le premesse iniziali sono deliziose, con il piano da solo che affronta in modo straniato il motivo di "My Foolish Heart", approdando ad un'altra serie di citazioni prima di passare il testimone a uno scatenato Swallow e ad un palleggio esilarante tra l'insieme orchestrale e il basso.
La versione di "Someone to Watch" riporta vitalità nell'orchestra, con quella che è forse la prova più bella e compatta di tutto il disco, e con un solo molto ispirato del tenore di Sheppard. La chiusura del disco, dove la Bley avvolge con un sontuoso arrangiamento il brano di Ray Noble "I Hadn't Anyone Till You", vede ancora in ottima forma i solisti, dall'allusivo Sheppard al perentorio Valente.
Track Listing
1. Greasy Gravy; 2. Awful Coffee; 3. Appearing Nightly At The Black Orchid; 4. Someone To Watch; 5. I Hadn't Anyone Till You. Tutte le composizioni sono di Carla Bley, tranne la 5, di Ray Noble.
Personnel
Earl Gardner, Lew Soloff, Giampaolo Casati, Florian Esch (trombe); Beppe Calamosca, Gary Valente, Gigi Grata, Richard Henry (tromboni); Roger Jannotta (sax soprano e alto, flauto); Wolfgang Puschnig (sax alto, flauto); Andy Sheppard, Christophe Panzani (sax tenore); Julian Argüelles (sax baritono); Carla Bley (piano, direzione); Karen Mantler (organo); Steve Swallow (basso elettrico); Billy Drummond (batteria).
Album information
Title: Appearing Nightly | Year Released: 2008 | Record Label: Watt/ECM
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