Home » Articoli » Album Review » Milo Fine: Ananke

Milo Fine: Ananke

By

Sign in to view read count
Milo Fine: Ananke
Multistrumentista dedicatosi alla batteria, al piano, ai clarinetti, alla marimba e alla costruzione di strumenti originali, Milo Fine ha sempre posto grande attenzione ai processi cognitivi e culturali legati all'improvvisazione, concentrandosi sull'accumulazione di senso in grado di indirizzare lo svolgimento di una performance musicale. Il rigore del suo lavoro gli impone una ricerca costante dell'autenticità, al punto di asserire che tra i suoi intenti c'è quello di tenersi lontano dal pericolo di "diventare un ipocrita mentitore".

Un atteggiamento che ha portato la sua vicenda artistica, iniziata verso la fine degli anni Sessanta, all'incontro con altri grandi adepti dell'improvvisazione pura: negli anni Ottanta ha collaborato con la Company di Derek Bailey, interagendo con musicisti quali Lol Coxhill, Peter Kowald, Gavin Bryars. Nel 2004 è entrato in contatto con Anthony Braxton alla Wesleyan University, registrando con lui Shadow Company.

Al di là di queste esperienze e delle direttrici programmatiche del suo operato, la produzione di Fine conduce in territori di notevole suggestione, anche se si tratta di musica che richiede un ascolto paziente, partecipe e spregiudicato. Ananke, personificazione nella mitologia greca della necessità inalterabile e del fato, stimola Milo Fine ad un doppio percorso, registrato tra il 2006 e il 2007 all'Acadia Cabaret Theater di Minneapolis.

La prima avventura è in trio, con il batterista Davu Seru e il sassofonista contralto Jaron Childs. Presenta un lavoro tripartito, in cui la lunghissima sequenza iniziale mette in campo un'estrema rarefazione: ampi spazi lasciati al silenzio, dinamiche sottili, spesso al limite del pianissimo, suoni sparsi, che sono lasciati morire. Echi, grumi, scricchiolii. Enigma, sospensione, evanescenza. Fine fruga dentro il piano e usa l'elettronica come motivo di evocazione onirica, di eco metafisico.

Nella seconda parte dell'Ananke Trio i suoni vanno prendendo fisionomia più definita, maggiore presenza. Le brevi note del sax alto, l'elettronica e la percussione creano mescolanze sottili, acute, taglienti. Le forme ritmiche si fanno più serrate. La terza parte si orienta verso il free classico, con gli strumenti che instaurano un dialogo serrato e si stratificano, stimolandosi a vicenda. Emerge il pianismo stralunato, dinoccolato, fluido ma denso di asperità di Fine. La pazienza incuriosita della prima mezz'ora di ascolto viene premiata da un paesaggio brulicante, strutturato con grande sapienza costruttiva, con ampio respiro.

Il piano solo che segue, suddiviso in quattro parti, gioca con maggiore concisione sul contrasto tra densità e rarefazioni, dentro le quali si innervano gesti repentini e taglienti. Il pianismo di Fine ha qui una natura acquatica, di un torrente che rimbalza e spumeggia con piccoli gorghi, rimbalzi, cascatelle, ma anche tonfi e sciacquii. Trasparenze, rifrazioni di luce, riflessi. Gustose le note di copertina, che ci ricordano le squisite doti di Fine anche nella scrittura.

Personnel

Album information

Title: Ananke | Year Released: 2009 | Record Label: Emanem

Comments

Tags


For the Love of Jazz
Get the Jazz Near You newsletter All About Jazz has been a pillar of jazz since 1995, championing it as an art form and, more importantly, supporting the musicians who create it. Our enduring commitment has made "AAJ" one of the most culturally important websites of its kind, read by hundreds of thousands of fans, musicians and industry figures every month.

You Can Help
To expand our coverage even further and develop new means to foster jazz discovery and connectivity we need your help. You can become a sustaining member for a modest $20 and in return, we'll immediately hide those pesky ads plus provide access to future articles for a full year. This winning combination will vastly improve your AAJ experience and allow us to vigorously build on the pioneering work we first started in 1995. So enjoy an ad-free AAJ experience and help us remain a positive beacon for jazz by making a donation today.

More

Love Is Passing Thru
Roberto Magris
Sensual
Rachel Z
Over and Over
Tony Monaco Trio

Popular

Get more of a good thing!

Our weekly newsletter highlights our top stories, our special offers, and upcoming jazz events near you.