Phil Minton - Roger Turner: Ammo

La Leo Records colma questa lacuna recuperando un vecchio (ma per nulla datato) vinile registrato presso il mitico Cold Storage, studio ricavato in una cella frigorifera londinese, nel quale operarono - tra gli altri - gruppi storici dell’avanguardia come This Heat e The Work.

La comunione d’intenti è perfetta, senza segni di cedimenti: lo si nota sin dall’iniziale “Ammo”, graduale e autoregolato sregolamento di ritmi e timbri, filo che si sfrangia e si riannoda in grumi materici, ma non si rompe mai.

Omaggiando nel titolo la sede che ospita la seduta, la seconda traccia è un’immersione nel suono tout court: Minton ci accoglie nel suo apparato fonatorio; le percussioni di Turner cesellano o scolpiscono intorno ad esso figurazioni ora astratte, ora telluriche.

Inesausta, la sperimentazione si protrae senza autoindulgenze nelle tracce successive, oscillando tra scoperta onomatopea e velata mimesi, condotte a sintesi in una stravolta versione di “Round About Midnight”.

Anche il sistema di microfoni del Cold Storage e la regia del suono di Tim Hodgkinson hanno un ruolo fondamentale nell'individuazione dei dettagli da mettere di volta in volta in evidenza.

Un lavoro di ricerca riuscitissimo, dunque, che nulla ha da invidiare alla radicale frammentazione del materiale vocale tipica di un Georges Aperghis, aggiungendole semmai quel plus di spontaneità che conferisce ai frutti migliori della libera improvvisazione il loro inconfondibile sapore.

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