Vlada: All About You

Il cantante serbo-svizzero dove affilare le armi. E prima di gettarsi anima e corpo nelle delizie della musica doveva sbarcare il lunario prima guadagnandosi una laurea in Inglese e Economia, e poi lavorando come manager e promoter. Si avvicinava alle sirene della musica frequentando la Jazz School di Zurigo dove imparava la tecnica vocale. 10 anni in un gruppo di funk - gospel prima del grande salto. Aveva bisogno di guadagnare credibilità, ma anche la necessaria esperienza. In poco tempo diventava: promoter, arrangiatore, produttore, autore e cantante: quasi a voler esperire tutti i gradini della "scala". E di questi tempi non è del tutto sbagliato provare a fare da sé.

Aveva bisogno dei musicisti per realizzare il suo sogno di un CD di debutto. Eccoli: Vinnie Colaiuta (Sting, Herbie Hancock, Frank Zappa) o il bassista Abraham Laboriel (Stevie Wonder, Michael Jackson, Aretha Franklin, Ray Charles) o ancora il chitarrista Paul Jackson Jr. (Whitney Houston, Michael Jackson, Destiny's Child). Un parterre di ospiti e session men di prestigio. Poi ci volevano le canzoni: "All About You" ammicca a Wonder, mentre una base ritmica spinge il brano verso la blaxploitation alla Isaac Hayes. Non sarà un caso isolato.

C'è già evidente in Vlada tutto il programma che intende realizzare: un mainstream soul di tutto rispetto e anche molto radiofonico. "Never Changing" si muove sulle stesse traiettorie della title track. L'arrangiamento dei fiati fa brillare ancora di più questa festante prova di lucidità pop soul.

Tutti gli altri brani (ce ne sono ben 14) fanno risplendere la sua vitalità, prendendo di qua e di là nella tradizione del genere. Poi c'è la chicca finale, preparata con i Take 6 ("Hold on to You").

Quello che fa la differenza è la dignitosa cantabilità dei brani proposti, ma anche la verve negli arrangiamenti che potrà spingere questo artista, quando definirà meglio la sua identità, verso lidi più ambiti della creatività artistica.

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