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Fred Hersch Trio: Alive at the Vanguard

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Fred Hersch Trio: Alive at the Vanguard
Il piano-trio è una formazione classica, ampiamente usata (ed abusata) nella storia del jazz. Fred Hersch è tuttavia un pianista con le idee ben chiare su ciò che significa suonare in trio. Nella sua musica si trovano in perfetto equilibrio gusto per la melodia e paesaggi armonici variegati, interplay e arrangiamenti sofisticati, tocco cristallino e fraseggio impeccabile, tradizione jazzistica e "classicismo romantico," Thelonious Monk, Chopin e Lennie Tristano, africanismi e ballad, nobile mainstream e visioni cool.

In Alive at the Vanguard, un titolo che evoca immediatamente un altro maestro del piano trio come Bill Evans, si percepisce bene la profondità del progetto. Il trio di Hersch possiede un intenso vitalismo dinamico e una intelligente visione antologica del jazz che rifugge il semplice calligrafismo e concilia mondi e modi distinti eppur sovrapponibili: il suono possente e intenso con le ardite ed estreme prelibatezze melodico-armonico-ritmiche monkiane, la chiarezza del tocco tasteristico con l'affascinante e dolente melos colemaniano (si ascolti "Lonely Woman"), il rassicurante fraseggio tonale con i ritmi immaginariamente bulgari (è il caso della pregevole "Jackalope"), la discreta e possente chiarezza dei temi con il contrappunto e l'interplay, la delicatezza delle ballad con l'energia delle sue composizioni più fast.

Sono 15 le tracce che compongono questo doppio CD. "Tristesse (for Paul Motian)," composizione originale in forma di elegia, dedicata al maestro scomparso circa un anno fa, è una garbata ballad che possiede intensità esecutiva, equilibrato contrappunto, vaghe cadenze barocche e vigore sonoro. Stilisticamente più spinto, e non solo metronomicamente, è "Segment". Il brano coaugula temi spumeggianti, fraseggi di ascendenza hardboppistica e insieme tristaniani. "Dream of Monk" è, invece, una parafrasi letterale e musicale di "Monk's Dream". Chissà cosa sognava Monk, di certo sappiamo come Hersch sogna Monk trasfigurandone non solo le note ma aggiungendo anche accenni di stride piano e fraseggi iterati. Nei sogni di Hersch rientrano anche le paradigmatiche visioni mainstream incorporate in famosi standard come "Doxy," "Softly as in a Morning Sunrise," "I Fall In Love Too Easily," "From This Moment On," "The Song Is You" e "Played Twice," ma anche le funamboliche e libertarie fughe sonore espressionisticamente incastonate in composizioni originali come "Sartorial" (piacevole parentesi atonale e amodale) o le oniriche visioni pianistiche di "The Wind".

Tutte le interpretazioni ruotano comunque attorno al pianoforte di Hersch, che è sostenuto mirabilmente dalla possente tocco contrabbassistico di John Hebert e dal drumming discreto e attento di Eric Mc Pherson. Ciò che manca è un poco di spazio solistico in più per Hebert e McPherson.

Track Listing

CD1: Havana; Tristesse; Segment; Lonely Woman/Nardis; Dream of Monk; Rising, Falling; Softly As In a Morning Sunrise; Doxy. CD2: Opener; I Fall in Love Too Easily; Jackalope; The Wind/Moon and Sand; Sartorial; From This Moment On; The Song is You/Played Twice.

Personnel

Fred Hersch: piano; John Hébert: bass; Eric McPherson: drums.

Album information

Title: Alive at the Vanguard | Year Released: 2012 | Record Label: Palmetto Records


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