Arvo Pärt: Adam's Lament

Il disco è dedicato a composizioni corali di Pärt, alcune delle quali recentemente rielaborate dal compositore. Il brano più lungo e importante è quello che dà il titolo a tutto l'album, ed è alla prima incisione assoluta. Il lavoro, per coro e orchestra, prende spunto dagli scritti del mistico russo san Silvano, già ispiratore in passato di una composizione orchestrale ("Silouan's Song"). Il testo, in slavo ecclesiastico, è la base su cui viene costruita la struttura musicale, determinata da sillabe, accenti e punteggiatura, secondo una procedura tipica di Pärt.

Le opere che completano il CD comprendono un'altra composizione recente, "L'Abbé Agathon," per soprano, baritono, coro femminile e orchestra d'archi, revisione dell'originale del 2004 per soprano e otto violoncelli, finora inedita su disco come "Alleluja-Tropus," per coro e orchestra d'archi, del 2008. "Salve Regina," "Beatus Petronius" e "Statuit ei Dominus" sono invece rielaborazioni per coro e orchestra d'archi di composizioni corali originariamente scritte tra il 1990 e il 2002 con accompagnamento d'organo. Completano il programma del CD due brevi ninne nanne dal tono leggero, in contrasto con l'austera solennità dei brani precedenti.

Le opere corali di Pärt sottolineano particolarmente la spiritualità che è alla base di tutta la sua musica, e il suo profondo legame con la polifonia medievale, rivissuta dal compositore in maniera molto personale. La sua musica appare fuori dal tempo, capace di incorporare presente e passato per immergersi nelle profondità dell'animo umano ed elevarlo verso l'assoluto. L'ascolto attento e concentrato suggerisce una vera e propria esperienza mistica, intensa e coinvolgente come poche altre in musica, e conferma la grandezza di un autore tra i più importanti del panorama musicale contemporaneo.

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