Guilhem Flouzat: A Thing Called Joe
Due anni dopo l'album di sue composizioni originali Portraits (2015), Guilhem Flouzat propone ora una raccolta di standard dal titolo A Thing Called Joe, pubblicata dalla stessa etichetta newyorkese che aveva dato alle stampe il precedente lavoro, la Sunnyside Records. Se in Portraits il batterista, compositore e bandleader francese (da poco tornato a Parigi dopo anni trascorsi a New York) aveva portato in studio un organico assortito e diverso per ogni brano, nella sua prova più recente Flouzat si presenta alla guida del suo trio, con Sullivan Fortner al pianoforte e Desmond White (già presente in Portraits) al contrabbasso.
Come si legge nelle note di copertina, il disco è stato realizzato in una giornata, scegliendo i brani da una lista compilata dallo stesso Flouzat, e selezionando gli otto migliori tra i diciotto complessivamente registrati. A parte il gusto del leader e dei suoi compagni, non c'è in effetti un criterio oggettivo che presiede al repertorio: si spazia dal musical di Broadway al bop, da Monk ("Oska T") a Zawinul ("Midnight Mood"), da Juan Tizol ("Perdido") a Jaki Byard ("Mrs. Parker of KC"). La spontaneità e l'immediatezza prevalgono quindi sulla dimensione progettuale.
Tra le esecuzioni sono particolarmente degne di nota quelle di "When I Fall in Love" e "Midnight Mood": la prima si segnala per il felice accompagnamento di Flouzat, lieve e propulsivo insieme; la seconda per il controllo e l'estrema precisione sul tempo. In "Oska T" si rivela in modo forse troppo scoperto l'intento mimetico dello stile monkiano, anche se il suono del trio è diversissimo da quello delle formazioni del maestro.
Quanto alle individualità dei musicisti, Sullivan Fortner mostra un senso spiccato del canto, specie nell'esposizione dei temi, mentre nei soli privilegia allo sviluppo melodico quello armonico: tant'è che le ricche orchestrazioni del pianoforte relegano talvolta ai margini l'azione del contrabbasso.
Insomma, A Thing Called Joe mantiene quanto promette: non siamo al cospetto di un disco che fa progredire la ricerca musicale, ma di certo ascoltiamo un florilegio di classici suonati con eleganza e freschezza da tre musicisti competenti. Non è poco.
Come si legge nelle note di copertina, il disco è stato realizzato in una giornata, scegliendo i brani da una lista compilata dallo stesso Flouzat, e selezionando gli otto migliori tra i diciotto complessivamente registrati. A parte il gusto del leader e dei suoi compagni, non c'è in effetti un criterio oggettivo che presiede al repertorio: si spazia dal musical di Broadway al bop, da Monk ("Oska T") a Zawinul ("Midnight Mood"), da Juan Tizol ("Perdido") a Jaki Byard ("Mrs. Parker of KC"). La spontaneità e l'immediatezza prevalgono quindi sulla dimensione progettuale.
Tra le esecuzioni sono particolarmente degne di nota quelle di "When I Fall in Love" e "Midnight Mood": la prima si segnala per il felice accompagnamento di Flouzat, lieve e propulsivo insieme; la seconda per il controllo e l'estrema precisione sul tempo. In "Oska T" si rivela in modo forse troppo scoperto l'intento mimetico dello stile monkiano, anche se il suono del trio è diversissimo da quello delle formazioni del maestro.
Quanto alle individualità dei musicisti, Sullivan Fortner mostra un senso spiccato del canto, specie nell'esposizione dei temi, mentre nei soli privilegia allo sviluppo melodico quello armonico: tant'è che le ricche orchestrazioni del pianoforte relegano talvolta ai margini l'azione del contrabbasso.
Insomma, A Thing Called Joe mantiene quanto promette: non siamo al cospetto di un disco che fa progredire la ricerca musicale, ma di certo ascoltiamo un florilegio di classici suonati con eleganza e freschezza da tre musicisti competenti. Non è poco.
Track Listing
There's No You; Osaka T; Perdido; When I Fall In Love; Walkin' My Baby Back Home; Midnight Mood; Mrs. Parker of K.C.; Happiness Is A Thing Called Joe.
Personnel
Sullivan Fortner: piano; Desmond White: bass; Guilhem Flouzat: drums
Album information
Title: A Thing Called Joe | Year Released: 2017 | Record Label: Sunnyside Records