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Nuevo Tango Ensamble: A night in Vienna
ByCon una selezione di composizioni come quella scelta - tra le altre, le classicissime "Libertango", "Oblivion", "Invierno porteno" e "Adios nonino" - non era difficile ottenere un risultato di buona qualità. Ma il valore del disco va aldilà di quello espresso intrinsecamente dai bei brani di Piazzolla e sta nel modo in cui i tre musicisti esprimono loro stessi all'interno di quelle cornici. È qui che Stafano e Iorio mostrano le loro personali qualità, il primo ponendo l'accento sugli aspetti classicheggianti che sottendono le atmosfere piazzolliane - si vedano ad esempio i suoi assoli su "Invierno porteno" e “Oblivion”, con passaggi di una malinconia quasi barocca, ma perfettamente integrata nei temi del Maestro - il secondo mostrando una grande padronanza dello strumento - in Italia non molto utilizzato - e soprattutto in grado di far ad esso sprigionare un suono corposo, a momenti sontuoso, a dispetto della sua natura in certa misura schiva.
Inoltre, i due si trovano spesso a lavorare d'intesa, in forme e con risultati di tutto rispetto. Da questo punto di vista, esemplare è l'avvio di "Fugata", intenso ed i cui suoni - in questo caso con l'inclusione del contrabbasso di Alessandro Terlizzi, altrove un po' defilato nel suo ruolo oscuro di sostegno ritmico - spiccano con decisione l'uno in dialogo con l'altro.
Interessante anche il modo diversificato di affrontare le improvvisazioni, non strettamente legate alla loro tradizione esecutiva, diversamente da quanto avviene spesso in chi si confronta con Piazzolla. Così, ad esempio, le improvvisazioni di "Fugata" e di "Oblivion" si mostrano estremamente diverse tra loro, riuscendo a presentare facce diverse della profonda essenza della musica del compositore argentino.
Infine, grazie al peso assegnato alla parte improvvisativa e alla cura e all'intelligenza con le quali questa viene condotta, anche la riduzione dell'organico a solo tre elementi, con l'assenza di strumenti importanti per la musica piazzolliana, come il violino, non risulta minimamente penalizzante - ulteriore segno della bontà dell'iniziativa.
Come accennato, è ben arduo selezionare brani migliori tra composizioni di questo valore. Tuttavia, per il modo in cui viene dotata di nuova vita dalle interpretazioni del trio, una menzione la merita "Oblivion", lontana dalla lettura più tradizionale, aperta da un prologo pianistico dai sapori moderni, quasi jarrettiani, ma ciononostante aderente al clima piazzolliano, e proseguita senza le tinte accese con le quali si è soliti suonarla, ma nondimeno affascinante, appunto svelando un lato di se stessa che spesso rimane nell'ombra.
In generale, un lavoro al quale non si può che plaudire, rimandandovi con sicurezza non solo tutti gli appassionati della musica di Piazzolla, ma anche tutti gli amanti della buona musica improvvisata.
Track Listing
1. Fracanapa - 8:48; 2. Invierno porteno - 7:32; 3. Decarisimo - 5:46; 4. Fugata - 11:21; 5. Adios nonino - 8:39; 6. Libertango - 8:14; 7. Oblivion - 10:33; 8. Milonga Loca - 3:26; 9. Tanguedia - 4:32 Tutti i brani sono di Astor Piazzolla
Personnel
Gianni Iorio
bandoneonGianni Iorio (bandoneon); Pasquale Stafano (pianoforte); Alessandro Terlizzi (contrabbasso)
Album information
Title: A night in Vienna | Year Released: 2006
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